Un doppio fulmine rosso nell'ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Ungheria, l'ultima prima che ci si giochi in maniera definitiva la miglior posizione nella griglia di partenza per la gara di domani. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dominano la PL3, con il leader del Mondiale che rifila quasi mezzo secondo al compagno di box, ma soprattutto stacca i suoi principali rivali per la pole position in maniera netta. Circa nove decimi il distacco rifilato a Valtteri Bottas, quasi un secondo e mezzo quello rimediato da un Lewis Hamilton in chiara difficoltà. Oppure fin troppo bravo nel recitare e nel giocare a nascondino, a seconda di come stiano veramente le cose. In mezzo alle due frecce d'argento c'è anche un Max Verstappen che vuole partecipare alla festa per le primissime file, e che stacca il quarto tempo con un vantaggio di due decimi e mezzo sul vice campione del mondo, mentre appare leggermente più in difficoltà Daniel Ricciardo che è solo ottavo, preceduto da un bravissimo Vandoorne e dal solito affidabilissimo Nico Hulkenberg.

Chi cerca di raggiungere fin da subito il limite in vista della qualifica del pomeriggio è soprattutto la Ferrari. Il lavoro fatto in parco chiuso dagli elementi del box rosso sembra portare dei frutti importanti, che si vedono sul piano cronometrico: il distacco tra Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen è di appena un decimo, ma i rivali sono molti distanti, anche perchè in particolare la Mercedes lavora, soprattutto nella prima parte della sessione, sul passo gara. In ogni caso, non sembra totalmente a proprio agio un Hamilton che paga ben tre decimi al suo compagno di box Bottas, il quale a propria volta è staccato di oltre un secondo rispetto al tandem della scuderia di Maranello, seppur con gomma soft gialla rispetto alle super-soft rosse che sia Seb che Kimi hanno montato durante il proprio giro veloce. Pochi i tempi cronometrati nella prima parte della sessione, tra questi c'è anche quello del vice-campione del mondo in carica il quale riesce a rosicchiare dei centesimi importanti al finlandese con cui condivide il box delle frecce d'argento. Nel frattempo c'è un Verstappen che riesce a dare sensazioni positive in casa Red Bull, con Ricciardo che inizia la sua PL3 a mezz'ora dalla fine ed è quarto, con pochissimi millesimi di vantaggio sul compagno di box. 

Molto bravo è stato anche Fernando Alonso, che con una McLaren che sembra a proprio agio sull'asfalto magiaro è settimo, sotto il secondo e mezzo di distacco da Vettel. Il suo compagno di box Stoffel Vandoorne lo segue a vista d'occhio, mettendosi ancora una volta dietro la Renault di Hulkenberg, non così in palla come a Silverstone, mentre appare in crisi nera la Force India: Ocon è appena fuori dalla Top Ten, Perez ha addirittura il quintultimo tempo a distanza siderale da chi comanda la classifica. La sensazione è che la Mercedes non forzi più di tanto, Hamilton pecca di mancanza di concentrazione e finisce lungo in un paio di curve, prima della lunga permanenza ai box dei big. Chi non si ferma è Ricciardo, che però si pianta nel bel mezzo della pista e rischia di mettere a repentaglio la salute della sua Red Bull in vista delle qualifiche. Tornano in pista anche le Mercedes che cercano il limite sul giro secco con la gomma super-soft soprattutto con Valtteri Bottas, che si incolla al connazionale Raikkonen. Si rilancia anche Vettel che abbassa nettamente il proprio crono, mentre appare ancora in difficoltà Hamilton, staccato di quasi un secondo e mezzo da chi lo precede anche nel Mondiale.

Intanto, questa sessione è anche quella che segna la fine del weekend di gara in Ungheria per Felipe Massa, i cui problemi fisici lo bloccano e lo costringono ad alzare bandiera bianca. Con ogni probabilità, la Williams si affiderà a Paul Di Resta la vettura che finora è stata guidata dal brasiliano. I minuti finali della sessione non regalano particolari emozioni. Da segnalare il testa a testa in casa Renault con Palmer che cerca di trarre nuove motivazioni e prova a mettersi al pari con Hulkenberg ai margini della Top Ten, mentre Grosjean rende noti i suoi problemi di feeling con una Haas che sembra aver smarrito la fiducia e la prestazione nelle gare precedenti. Neanche a dirlo, a chiudere il gruppo ci pensa la Sauber con Wehrlein che rimane davanti a Ericsson. Ma ora l'attesa è tutta per le prossime due ore, quelle che ci separano da una sessione di qualifiche che potrebbe darci segnali importanti.

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