Nella giornata di ieri si è aperto il week-end di gara ungherese, in cui ci si aspettava qualcosa di diverso rispetto a quanto visto due settimane fa in Inghilterra. E questo è avvenuto, non solo dimostrato dal fatto che in entrambe le sessioni il più veloce sia stato Daniel Ricciardo su Red Bull, ma anche che tra le due scuderie di vertice ci sia stato un sostanziale equilibrio.

Intendiamoci, sono prove libere, quindi tutti i dati e quindi i tempi fatti segnare, sono dovuti a vetture più volte a fare delle prove comparative, quindi con mappature motore “strozzate” e con diversi kg di carico di carburante.

Quello che però si può dire è che la RB13 si è comportata decisamente meglio, in particolare nel secondo settore in cui ha staccato la Ferrari di circa 3 decimi, mentre la SF70H si è dimostrata molto competitiva nei primi due settori. La Mercedes è sembrata avere qualche problemino di assetto, tale da generare dei problemi di blistering sulle supersoft nella prima sessione, risolti nelle prove del pomeriggio, pur facendo segnare il miglior tempo sulle gomme soft.

A proposito di prove comparative, in Ferrari c’è stato un avvicendamento sull’utilizzo del nuovo fondo portato a Budapest da Maranello, prima montato sulla vettura di Sebastian Vettel il quale ha lamentato problemi di slide al posteriore, utilizzando quindi nelle PL2 quello “vecchio”. Nel pomeriggio anche Kimi Raikkonen ha bocciato la nuova versione, quindi ci si aspetta che questa novità non verrà utilizzata in qualifica e quindi in gara, ma comunque aspettiamo la decisione dei tecnici per quest’oggi. Dunque il venerdì degli uomini in rosso si può concludere con un “bene ma non benissimo” in quanto ci si aspettava qualcosa in più dagli aggiornamenti e comunque un miglior settaggio della vettura.

Quelli che invece sembrano funzionare sono gli aggiornamenti portati da Milton Keynes sulla Red Bull, la quale sembra aver avuto un miglioramento della prestazione relativa rispetto alle due scuderie di vertice nel giro complessivo, in particolar modo nel tratto più lento e guidato dell’Hungaroring. A dimostrazione quindi che il nuovo fondo sta dando i frutti sperati, con Ricciardo estremamente soddisfatto del lavoro svolto, anche se c’è da capire il perché Max Verstappen risulti staccato rispetto al compagno di squadra.

Anche in casa Mercedes c’è da lavorare parecchio, in particolare in ottica qualifica visto che sulle supersoft le W08 si sono dimostrate meno performanti rispetto alle rivali SF70H. Alla scuderia di Brackley va lo scettro di miglior vettura sulle soft e di avere un passo gara assolutamente alla pari con Ferrari e Red Bull, la quale ha la seria possibilità di rimescolare le carte lì davanti.