Continua a regalare polemiche e scintille la stagione 2017 della Formula 1. Durante l'ultima sessione di qualifiche, Lewis Hamilton, mentre si lanciava per l'ultimo tentativo, ha rallentato in maniera eccessiva e ha danneggiato Romain Grosjean, che si è visto costretto ad alzare il piede, per non rovinare addosso al pilota britannico. 

Immancabili sono arrivate le polemiche di Grosjean, che subito ha lamentato il suo malcontento ai box, segnalando tutto alla direzione gara, che ha messo sotto investigazione l'inglese, che però è stato scagionato, senza nemmeno un rimprovero. Il francese, sentendosi colpito, ha tuonato: "Sono furioso! Ho perso almeno tre o quattro decimi e penso che senza questo problema avrei potuto fare il nono o l'ottavo tempo e per noi sarebbe stato perfetto"

Dopo aver appreso, poi, della decisione dei commissari, Grosjean ha perso la pazienza ed ha attaccato a tutto spiano Hamilton e la direzione gara, rea di favorire l'inglese, come già notato da molti. Il pilota della Haas ha commentato: "Sono sorpreso dalle dichiarazioni dei commissari, perché dicono che il pilota dietro non ha avuto un impedimento. Se perdere tre o quattro decimi non è un impedimento. Sono veramente sorpreso. Lo so che c'è un Mondiale in ballo là davanti, ma anche noi stiamo lottando duramente per la nostra posizione ed io oggi sono stato bloccato. Probabilmente se fosse stato coinvolto un altro pilota sarebbe andata diversamente. La sensazione è che a volte ci siano due pesi e due misure".

Fonte: Romain Grosjean
Fonte: Romain Grosjean

Grosjean non ha nascosto la sua rabbia per la differenza di trattamento tra i piloti: "Penso che la lotta per il titolo sia importante. Ma anche noi lottiamo duramente come gli altri. Nel nostro box ci sono tante persone che lavorano ed ho perso tre decimi in due curve. La prossima volta forse devo infilare l'ala davanti nel suo diffusore per far vedere che mi ha ostacolato. Le regole sono molto chiare e con 10 vetture in pista nella Q3 queste cose non dovrebbero succedere"

Il francese è convinto che ci siano distinzioni: "Ho avuto cinque posizioni di penalità in Cina perché ero stato troppo veloce con una doppia bandiera gialle. Oggi ho perso una posizione e non è successo niente. E' frustrante vedere che non c'è coerenza a seconda di chi fa le manovre".

Fonte: Formula Passion
Fonte: Formula Passion

Subito è arrivata la risposta della Mercedes, con Toto Wolff che ha replicato a Grosjean, colpevole di aver provato a minare la pole di Hamilton, che nel Gp di casa è quasi al livello di una divinità. Wolff non si è risparmiato e ha "infilato" Grosjean andando a ripescare il famoso incidente nel Gran premio del Belgio di 5 anni fa, quando il francese decollò sulla testa di Alonso: "Ci sono piloti che si lamentano sempre, che brontolano in continuazione. Non voglio nemmeno commentare un Grosjean che chiede sanzioni per altri piloti, dovrebbe prima guardare i suoi trascorsi. E dovrebbe essere felice di essere in Formula 1”. 

Un Wolff nervoso, che forse inizia anche a sentire la pressione sulle spalle. Certo, le parole utilizzate non sono le più adatte, anche perché Hamilton stesso si è scusato con Grosjean. 

A rispondere a Wolff, allora, ci ha pensato Gunther Steiner "Mi chiedo cosa sarebbe accaduto oggi se fosse stato Romain a bloccare Hamilton… Lewis è un campione del Mondo, che necessità ha di creare problemi ad un avversario? E quando capita a lui ecco che tutto diventa un disastro. Non dobbiamo creare due classi, una che decide cosa fare ed un’altra che si deve adattare. Ci vuole coerenza nelle sanzioni”.

Fonte: Romain Grosjean
Fonte: Romain Grosjean