Un improvviso e inaspettato lampo rosso - e non ci riferiamo solo alla pioggia caduta negli ultimi minuti - nella terza sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna, quella che porterà direttamente alle qualifiche del pomeriggio. Sebastian Vettel solo per un errorino commesso nel finale non porta a casa la migliore prestazione cronometrica della manche, restando dietro per soli 32 millesimi a Lewis Hamilton, che sia con gomma rossa che con gomma gialla sembra poter dare delle vere e proprie bastonate a tutti i suoi rivali per la vittoria di domani, ma che nel frattempo potrebbe temere un sensibile avvicinamento, in tema qualifica, del leader del campionato. Terzo, e anche lui vicinissimo all'idolo locale, è Valtteri Bottas, mentre Kimi Raikkonen è quarto ma sembra pagare qualcosa in termini di prestazioni, sia sul passo gara che sulla singola prestazione cronometrica.

Il copione che sembra ripetersi è quello delle due sessioni di prove libere svolte ieri, con Lewis Hamilton che torna a marcare tempi di tutto rispetto, per giunta con la gomma soft gialla che dovrebbe essere la meno prestazionale sul piano del singolo crono. Lo segue a ruota Valtteri Bottas, dando ancora una volta l'impressione che sarà la Mercedes a giocarsi la pole position, fermo restando che il finlandese avrà l'handicap delle cinque posizioni di penalità dopo la sostituzione del cambio. I primi venti minuti della sessione danno una Ferrari abbastanza lontana, con una gomma super-soft rossa che non sembra essere subito pronta sul piano della prestazione su singolo giro. Ma anche in questo caso, la sensazione è che la Rossa di Maranello, sia con Sebastian Vettel che con Kimi Raikkonen, cerchi soprattutto di valutare il ritmo su una breve sezione di simulazione gara, giusto una manciata di passaggi, senza cercare immediatamente la prestazione cronometrica. Resta dietro ad entrambe le Ferrari, a differenza di quanto si è visto ieri nelle due manche di prove libere, il tandem della Red Bull, mentre iniziano a segnalarsi a sorpresa la Renault di Hulkenberg e la McLaren di Vandoorne.

Tuttavia, al giro di boa della prima mezz'ora, dopo aver dato quasi l'impressione di sonnecchiare, ecco che la Ferrari torna a spronbattuto a ridosso delle frecce d'argento. Sia Hamilton che Bottas, nel frattempo, hanno montato la gomma super-soft per cercare il limite sul piano del singolo giro e si avvicina a quel muro dell'1'27" che a questo punto diventa l'obiettivo principale per le qualifiche. Ci sono appena 74 millesimi tra il britannico che comanda e il finlandese che per il momento insegue, ma all'improvviso arriva Vettel: giro perfetto praticamente per due terzi del circuito, poi una piccola sbavatura in avvio di terzo settore per un tempo che è peggiore di quello di Lewis per appena 32 millesimi. Un nulla, se consideriamo che nel frattempo Raikkonen paga ben sei decimi sia dal leader di questa sessione, che dal compagno di squadra. Alle squadre dei primi quattro c'è letteralmente il vuoto, visto che Hulkenberg è quinto a quasi un secondo e mezzo, davanti ad entrambe le Red Bull ma con un Verstappen che sembra conservare qualcosa in più in tasca rispetto a Ricciardo.

All'improvviso, tutt'altro che benedetta da chi deve disegnare strategie e tattiche per la gara di domani, arriva la pioggia che bagna Silverstone per gli ultimi 18 minuti di sessione. Un finale di terze prove libere che di fatto fa registrare più "lunghi" e più sbavature che tempi di spessore, e non potrebbe essere altrimenti. Chi prova ad approfittare della pista bagnata sembra essere Vandoorne, il quale però sfrutta appena per un paio di minuti il tracciato, con la pioggia che diventa via via sempre più insistente, alcuni piloti (come ad esempio Verstappen) provano ad uscire con le intermedie, ma qualcosa di più concreto arriverà sicuramente in qualifica qualora la pioggia dovesse insistere.