Altro che gara facile, altro che circuito per principianti: il GP d'Austria si dimostra per piloti veri, mentalmente e tecnicamente solidi e capaci di scegliere il momento giusto per agire. Valtteri Bottas tira fuori una prova di grande equilibrio e resistenza, tenendo duro sulla rimonta di Sebastian Vettel - che guadagna ancora in classifica - e vincendo la sua seconda gara stagionale.
Quando alle 14 le vetture si schierano sulla linea di partenza, con Bottas davanti alle due Ferrari e Daniel Ricciardo quarto, l'impressione è che nessuno possa davvero sbagliare nulla: al semaforo verde scatta benissimo Ricciardo, che sorprende un Raikkonen ancora imperfetto in partenza e superato anche da Grosjean. Davanti scatta benissimo (0.2 il tempo di reazione) Bottas che difende la sua pole position, mentre dietro Verstappen parte malissimo e alla prima curva viene coinvolto dall'incidente di Kvyat e Alonso, finendo in testacoda alla prima curva e mettendo fine alla sua gara. Hamilton supera le due Force India e si getta alla caccia di Grosjean, superandolo all'ottavo giro, mentre dietro entrano in zona punti le due Williams di Massa e Stroll.
Dopo una partenza concitata la prima parte di GP scorre tranquilla, con Hamilton che recupera su Kimi Raikkonen, il quale perde circa 3/4 decimi al giro, anche se il pilota inglese inizia ad accusare subito il deterioramento delle gomme, in particolare l'anteriore sinistra. Al 20esimo giro la Mercedes accorcia il distacco fin sotto il secondo, guadagnando la possibilità di usare il DRS, ma non riesce a trovare lo spazio per infilare il finlandese.
La danza dei pit-stop inizia al 31esimo giro con l'ingresso di Hamilton, poi tocca a Ricciardo, Vettel e Bottas in successione, senza però alterare le posizioni. Hamilton intanto spinge per cercare di superare Raikkonen, insieme a Bottas l'unico dei primi a non essere ancora uscito, ma dopo pochi giri le sue gomme cominciano già a deteriorarsi. Alla 42esima tornata rientra Bottas, che ha gestito molto bene le gomme, con il suo connazionale Ferrari che fa la stessa cosa due giri dopo, ritornando però in pista dietro Lewis Hamilton. L'ultimo ad effettuare la sosta è un sorprendente Massa, che fa compiere alle sue soft ben 49 giri. Comincia poi a spingere Sebastian Vettel che inizia a guadagnare su Bottas, il quale fino a questo momento ha comunque gestito in maniera esemplare la gara. Quando mancano 21 giri al termine il vantaggio del finlandese scende sotto i quattro secondi, il pilota Mercedes risponde con il giro veloce: 1.07.847, ma il tedesco rimette subito le cose in chiaro abbassando di un altro decimo il suo tempo.
Intanto Hamilton continua a soffrire l'elevato consumo degli pneumatici, che alimentano il dubbio di una possibilità di fare due soste invece di arrivare fino alla fine. Raikkonen lo sa e cerca di trovare un passo regolare che gli permetta di non perdere troppo terreno e recuperare la posizione al momento giusto, o a causa del secondo pit inglese o per le difficoltà che avrà nel finale con le gomme rovinate, ma il finlandese non riuscirà più a tornare in lizza e dovrà accontentarsi del quinto posto. Bene Vettel che guadagna altri tre decimi, nonostante le frecce d'argento abbiano una velocità massima superiore. Dietro buona la gara delle Force India - settimo e ottavo - e delle Williams - nono e decimo - con Massa e Ocon che lottano per la posizione. Intanto i problemi sui doppiaggi che si prospettavano già da ieri si concretizzano, con Bottas che comincia a perdere terreno, recuperando però al momento dei doppiaggi dell'avversario tedesco. Anche Raikkonen fatica a superare Nico Hulkemberg, andando sulla parte sporca.
Hamilton però non molla e piazza un paio di giri veloci che lo avvicinano sempre di più a Ricciardo. Anche questi due piloti si trovano invischiati nel doppiaggio di Massa e Ocon, in piena lotta tra loro per posizioni importanti per i punti e quindi poco disposti a rallentare. Bottas continua a perdere e a 7 giri dalla fine il vantaggio è praticamente dimezzato: 2 secondi, mentre Ricciardo ed Hamilton, che dovrebbe arrivare fino alla fine, sono separati da un secondo e mezzo. Arrivano anche delle gocce di pioggia, che rendono ancora più emozionante il finale di gara. Ultimi giri che quindi vedono una doppia sfida: per la vittoria tra Vettel e Bottas e per il podio tra Hamilton e Ricciardo. Vettel a 4 giri dalla fine è a 1.2 secondi di distacco, mentre Hamilton è a 1.1 da Ricciardo. Le gomme del finlandese soffrono però tantissimo, mentre Vettel sembra aver gestito meglio gli pneumatici in vista del finale.
Terzultimo giro: Hamilton è a mezzo secondo dall'australiano e può usare il DRS. Vettel piazza ancora dei parziali record e scende sotto il secondo. Al penultimo giro Hamilton tenta il colpo all'esterno su Ricciardo alla curva 4, ma l'australiano si difende con grande caparbietà. All'ultimo giro Vettel è vicinissimo, ma Bottas non perde un colpo e porta la sua Mercedes sul traguardo. Anche Ricciardo si difende da Hamilton e lo tiene giù dal podio. Poi quinto Kimi Raikkonen, che con una brutta partenza ha compromesso tutta la sua gara, poi un bravissimo Grosjean, le due Force India e le due Williams, autrici di una grande rimonta.