Quella che scatterà alle 14:00 di oggi sarà una gara dai molti spunti, incertezze, tensioni, come ormai ci siamo abituati in questo fantastico mondiale che ripresenta dopo molti anni un duello al vertice tra due squadre, rappresentanti a loro volta due colossi dell’automobilismo mondiale.

A questo va aggiunto che i protagonisti in pista sono da considerare due di un gruppo ristretto di piloti considerati uno step sopra tutti, entrambi “cazzuti”, che oscillano intorno al limite tra il consentito ed il vietato come solo due Campioni del Mondo, e contendenti al titolo, sono in grado di fare.

In Austria si giunge dopo il “fattaccio” di Baku, in cui Sebastian Vettel ha oggettivamente esagerato, cadendo come un pollo nella trappola condita di “malizia”, ma non irregolare, di Lewis Hamilton.

Sarà ancor più interessante vedere che quest’oggi i due rivali partiranno relativamente distanziati sulla griglia, con il tedesco della Ferrari che scatterà dalla prima fila, dietro Valtteri Bottas, e davanti al suo compagno Kimi Raikkonen. L’inglese invece, complice la necessaria sostituzione del cambio, dopo aver guadagnato sulla pista la terza posizione, partirà dall’ottava casella per via della penalità di cinque posizioni.

Premesso che in tutto questo discorso c’è da considerare l’incognita meteo, le strategie ricopriranno un ruolo fondamentale, ancor di più che negli scorsi Gran Premi. Vi anticipo che queste strategie, che secondo la Pirelli sono quelle più efficaci, sono valutate su una gara completamente asciutta e contemplano un solo pit stop. Ecco quanto stilato dal gommista italo-cinese:

  1. Supersoft (gomma rossa) fino al giro 26, poi Soft (gomma gialla) fino in fondo
  2. Ultrasoft (gomma viola) fino al giro 18, poi Soft fino in fondo
  3. Ultrasoft fino al giro 29, poi Supersoft fino in fondo

La Pirelli dunque esclude una qualsiasi possibilità che, ad esempio Hamilton che partirà con le Supersoft, si possa pensare ad una strategia con una sola sosta, montando le Ultrasoft nel secondo e ultimo stint di gara, come più di qualche commentatore ha palesato nella giornata di ieri. D’altronde, se l’inglese della Mercedes ha l’obiettivo di recuperare più punti possibili in ottica campionato (pur restando uno dei possibili vincitori del Gran Premio secondo il parere di chi vi scrive), potrebbe pensare di essere più conservativo montando la gomma gialla, ma se il team di Brackley dovesse vedere che il passo gara tenuto dal tre volte campione del mondo con la gomma rossa, pur perdendo più di qualcosa, potrebbe portare il muretto a decidere di montare la gomma più prestazionale anche gli ultimi 30-32 giri, assolutamente percorribili con la macchina che in quella porzione di gara diventa più leggera, con la possibilità di imporre una sorta di ritmo da qualifica in cui Lewis Hamilton è maestro.  

Per gli altri invece la gestione della Ultrasoft sarà fondamentale, perché sarà quella che deciderà il resto della gara. Prendendo a riferimento il diretto concorrente, Sebastian Vettel, ci si deve attendere una ottima gestione degli pneumatici più prestazionali, soprattutto considerando un possibile ritorno di Hamilton nel finale di gara. Ma la pista è diverso dalla scrivania dalla quale vi sto scrivendo. Infatti, anche la scelta della soft va fatta in maniera oculata, più che altro perché nella simulazione fatta da Kimi Raikkonen venerdì, la gomma più dura del lotto portato in Austria dalla Pirelli, si è dimostrata avere un passo abbastanza più lento della Supersoft, pur garantendo molti giri. Se a questo consideriamo che sulle gomme posteriori della SF70H durante le prove libere si è evinta a formazione di blistering sulle posteriori, questo fa capire quanto i piloti della Ferrari dovranno guidare in “punta di mani e piedi”.

Altra incognita, in particolare per la partenza si chiama Red Bull. Non tanto per il passo gara, non paragonabile alle due scuderia di vertice, quanto più per la velocità di punta messa in mostra dalle RB13, per via di un assetto molto scarica della vettura di Milton Keynes. Questo potrebbe, nelle fasi della partenza, consentire a Max Verstappen e Daniel Ricciardo, sfruttando le scie che gli si offriranno sui lunghi rettilinei di Zeltweg, di “buttarsi nella mischia” tra Mercedes e Ferrari, che a loro volta potranno essere rallentate, proprio per via del long-run non efficace della vettura anglo-austriaca.

Dunque il Gran Premio è servito, buona gara a tutti!