Nel giorno in cui tutti aspettavano la sfida tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, due settimane dopo la bagarre rovente in quel di Baku, ecco che spunta ancora una volta Valtteri Bottas, che si prende la pole position nel Gran Premio di Austria. Il circuito del Red Bull Ring si rivela ancora una volta propizio per la seconda guida di casa Mercedes, che sfrutta nel migliore dei modi la grande chance di prendersi la seconda pole della sua prima stagione alla guida della freccia d'argento. Solo 42 millesimi di vantaggio nei confronti del leader del Mondiale, il quale proverà a sfruttare la partenza molto arretrata del suo rivale diretto nella classifica iridata: terzo tempo per il britannico, che però partirà in ottava piazza dopo la sostituzione del cambio che ha portato alla penalità di cinque secondi. Così, al fianco di Kimi Raikkonen in seconda fila ci sarà Daniel Ricciardo, con Max Verstappen molto atteso ma abbastanza deludente soprattutto nell'ultima manche. Davanti a Hamilton ci saranno anche Romain Grosjean e Sergio Perez.

I primi minuti della prima sessione sono tutti all'insegna delle vetture motorizzate Ferrari: in pista sia Vettel che Raikkonen con gomma rossa, ma i tempi migliori li stampano momentaneamente i due della Haas, con un Magnussen scatenato che rifila un paio di decimi al compagno di box Grosjean prima di farsi scavalcare dal leader mondiale. Dopodichè arrivano alla spicciolata i tempi degli altri, con anche il pacchetto di mischia di casa Red Bull decisamente in palla, ma sempre con gomma ultra-soft che è più prestazinale sul giro secco: Ricciardo paga mezzo secondo da Seb, insidiato dalla Force India di un Ocon che vuole riscattarsi. Più indietro l'idolo di casa Verstappen davanti al tandem della Toro Rosso, mentre arriva finalmente, quasi a metà sessione, il momento delle Mercedes: Hamilton si prende il miglior tempo girando anche lui con gomma ultra-soft, mentre Bottas con gomma soft si becca sette decimi dal compagno di squadra (e quasi due da Vettel). In un circuito in cui l'abilità alla guida riesce finalmente a farla da padrona si segnala l'ottimo ritmo imposto da Alonso su McLaren, mentre soffre e non poco la Williams, con Massa ai margini della zona qualificazione e Stroll ancor più in difficoltà. Nel finale torna in pista Raikkonen per evitare guai e si mette in seconda piazza, mentre Sainz scala la classifica. Restano fuori invece, Wehrlein ed Ericsson su Sauber, oltre al tandem delle Williams e Palmer su Renault.

Inizia la seconda manche delle qualifiche e le Mercedes questa volta scendono in pista per prime, ancora una volta con strategia diversificata: Hamilton con soft, Bottas con ultra-soft così come Vettel. Il manettino delle frecce d'argento sale su, e il britannico stampa un tempo clamoroso, avvicinato leggermente dal leader del mondiale e poi battuto dal compagno di squadra per un decimo e mezzo. Manca all'appello solo Raikkonen, che paga un paio di decimi da Seb. Ancora una volta molto buona la Haas con Grosjean che prova a mettersi in scia dei Top Four (niente qualifiche per Magnussen a causa della rottura di una sospensione in Q1), mentre pian pianino vengono su anche le Red Bull, molto attese ed entrambe con ultra-soft: Verstappen si mette in mezzo alle due Ferrari, mentre Ricciardo è dietro anche alla Haas del transalpino. Mancano all'appello solo le Force India, non brillanti come nelle gare precedenti: Perez è solo ottavo ed è in zona rischio, mentre Ocon è momentaneamente fuori dal novero dei dieci che si giocherebbe la pole nell'ultima manche. Torna in pista Vettel nel finale di Q2 e si mette in seconda posizione, ma gli occhi di tutti sono per chi si gioca la qualificazione: Ocon alla fine si salva e mette fuori Alonso, eliminato insieme al compagno di squadra Vandoorne, Hulkenberg e Kvyat, oltre a Magnussen.

Si scende in posta per gli ultimi dodici minuti di queste qualifiche, e un impaziente Verstappen prende il via per primo. L'olandese fa il tempo per primo, ma la bagarre vera è tra le Mercedes: Bottas, come si poteva prevedere, fa un tempo migliore rispetto a quello di Hamilton, con l'arrivo di Vettel che si mette in mezzo e incassa solamente 42 millesimi dal finlandese. Decisamente più staccate le due Red Bull, con Ricciardo che resta davanti al suo compagno di squadra. Ancora una volta, tra i migliori è Raikkonen a chiudere il giro per ultimo, e incassa mezzo secondo dal tandem di testa che viaggia praticamente incollato. Ancora molto bravo Grosjean che si mette davanti sia alle due Force India che a un Sainz che cerca di sfruttare al meglio la sua guida e l'ottima aerodinamica della sua Toro Rosso. Sei minuti di caldo torrido sulla Red Bull Ring, poi i migliori vanno a prendersi un po' di riposo prima del rush finale a dir poco rovente. Un rush finale che però non si verifica in realtà, perchè a un minuto dalla bandiera a scacchi si ferma Grosjean nel bel mezzo della pista, scatta la bandiera gialla e di fatto nessuno può migliorarsi. Così la pole se la prende Bottas, mentre Verstappen ci regala un brivido finale andando quasi in testacoda in Curva 7.