Quello che si avvia verso il week-end del Gran Premio d'Austria, al Red Bull Ring, è un Kimi Raikkonen insolitamente rilassato e positivo, che guarda con fiducia alla gara in arrivo. Nonostante venga da due prove non proprio fortunate, Kimi spera di poter riprendere la striscia di risultati utili iniziata in Australia e interrotta in Spagna, salvo il podio di Montecarlo. 

L'argomento caldo è quello riguardante ciò che è avvenuto a Baku, tra il compagno di team, Sebastian Vettel e il suo rivale nella corsa all'iride nel 2007, Lewis Hamilton. Raikkonen, con la solita freddezza, schiva l'argomento, concentrandosi maggiormente sul suo rapporto con Valtteri Bottas, spesso burrascoso a causa dei tanti incidenti tra i due. Le prime schermaglie risalgono al 2015, quando in Russia i due vennero a contatto all'ultimo giro, con Bottas che, nel tentativo di chiudere la porta ad Iceman, gli finì addosso. L'attuale driver della Mercedes, poi, fece di tutto per mettere out il rivale qualche settimana dopo, in Messico. Il rapporto sembrava essersi calmato, ma i due si sono spesso scontrati in pista quest'anno. 

Iceman cerca di tagliare corto e spiega: "Non ci conosciamo molto bene. Siamo finlandesi, ma lui è di una generazione più giovane, quindi non abbiamo mai corso nelle stesse categorie fino al suo arrivo in Formula 1. È una storia ingigantita perché siamo due finlandesi, se avessimo due passaporti differenti sarebbe tutto diverso. Non credo di avere alcuna responsabilità su quanto avvenuto a Baku, ma purtroppo a volte va così. Non so che aggiungere. Certamente sono rimasto sorpreso dalla sua frenata anticipata, ma ho lasciato lo spazio per la sua monoposto sperando che bastasse. A volte è necessario sapere quando devi osare e quando no, non dico che sia facile, ma va fatto. Io sono stato molto penalizzato, lui meno, grazie alla bandiera rossa. Speriamo che questa sia l’ultima volta, ma non si sa mai”.

Restando sempre su Baku, l'iridato 2007 ripercorre la sua gara, difficile sin dalle prime curve, proprio a causa di Bottas: "È stato un peccato. In gara avevamo una buona velocità, ma purtroppo quanto avvenuto alla seconda curva ha condizionato tutto. Vengo da un tandem di gare che non può essere considerato l’ideale, ma a volte va così".

Tornando ai suoi problemi, Kimi ammette come sia rimasto sorpreso da ciò e anche dal gap a Baku tra Ferrari e Mercedes: "Credo che il layout abbia avuto un ruolo importante, ma mi sento abbastanza fiducioso in merito alla possibilità di potercela giocare in questo fine settimana. Nella qualifica a Baku c’è stato un grande margine (tra Ferrari e Mercedes) che ha sorpreso molte persone, ma come abbiamo già detto credo sia stato tutto dovuto alla gestione delle gomme. Sono sicuro che qui sarà tutto diverso”.

Tante polemiche si sono create attorno alla Ferrari in quest'ultimo periodo, il team di Maranello sta tornando a far paura alle rivali. Una controversia riguarda un olio che sembra aver utilizzato la Ferrari per aumentare la potenza della sua PU. Raikkonen, seccato, replica: "Sono la persona sbagliata a cui chiederlo, andate a parlare con la squadra".

E non c'è nemmeno la possibilità di fare una domanda sul caso Vettel-Hamilton, che il finlandese ammutolisce tutti: "Ho zero interesse ad entrare in questo caso. Seb in gara è stato penalizzato ed ha perso posizioni. Andate a parlare con loro, non ho niente da aggiungere, e non ha nulla a che fare con me”.

Ora, però, è tempo di guardare all'Austria: "Adesso siamo alla vigilia di un altro fine settimana, abbiamo la velocità, dobbiamo solo sperare che tutto vada per il meglio. Speriamo di rimanere fuori dai problemi e di poter usare la nostra velocità senza imprevisti”.