"Red Bull ti mette le ali", almeno è questo lo spot di questa grande industria austriaca. Nel settore alimentare prosegue tutto per il verso giusto, così come nel mondo del calcio con il Lipsia che giocherà la prossima edizione della Champions League. Cos'è che non va? La Formula 1, ambito nella quale la Red Bull non riesce a ritornare grande come una volta. Sono lontani, lontanissimi i tempi in cui Sebastian Vettel e Mark Webber lottavano per il titolo mondiale, proponendo una vettura meravigliosa sia esteticamente che meccanicamente.
Adesso stiamo assistendo a un leggero calo di risultati condizionati da una serie di motivi. La Red Bull è reduce dal trionfo di Ricciardo a Baku, ma i problemi restano evidenti soprattutto nel motore fornito dalla Renault. La scuderia austriaca si trova all'ultimo posto nella classifica dei chilometri percorsi in gara, un dato che preoccupa molto visto che la tanto criticata McLaren-Honda occupa un gradino sopra di loro. Se al tutto, poi, sommiamo i problemi tecnici che hanno condizionato la stagione dei due piloti, viene fuori un pessimo resoconto: per Verstappen incidenti a Barcellona, Bahrain, Canada e adesso Azerbaijan. Ricciardo si è arreso a Sochi dopo aver percorso pochissimi giri.
Nell'ultimo weekend la Red Bull ha portato a casa dei risultati incoraggianti, ma la continuità non è ancora stata raggiunta. Ha sfruttato gli errori degli altri piloti e una situazione caotica mai registrata prima d'ora. E' stata capace di generare grip meccanico nonostante un’ala posteriore molto scarica. Per tutto il weekend ha segnato ottimi parziali, con il secondo tratto di pista che è quello più guidato, pagando decimi preziosi nel primo e terzo settore che sono quelli in cui è fondamentale la velocità massima. Tuttavia, però, il divario con Mercedes e Ferrari resta evidente.
Poi c'è la questione Verstappen, un pilota che non sta per nulla soddisfacendo gli addetti ai lavori. Gli è stato rimproverato più volte di essere troppo aggressivo alla guida e troppo deciso nel compiere manovre di sorpasso in occasioni poco idonee. La sua testardaggine gli ha provocato diversi incidenti e nel corso dell'ultima uscita è stato sanzionato con una multa di 25.000 euro per via del mancanto confronto con la stampa (il regolamento obbliga il pilota a fermarsi per discutere di ciò che è accaduto). E' reduce da due ritiri consecutivi, anche per via di una Power Unit Renault che non sempre offre grandi performance.
Sarà proprio questo il prossimo obiettivo della Red Bull. Verstappen è molto giovane e può compiere errori del genere, ma il vero movimento che bisognerà compiere sarà quello di limare la vettura. Urge un quadro illustrativo del motore e verificare se può garantire costanza e affidabilità anche nella prossima stagione. Potrebbe muoversi qualcosa anche sull'assetto aerodinamico così come per l'assetto delle gomme. Piccoli movimenti, ma di grande sostanza. La Red Bull deve ripartire, non può permettersi il lusso di rallentare.