Ve lo dico subito, se state cercando un articolo di contrapposizione tra i vetteliani e gli hamiltoniani potete anche non continuare a leggere e andare da altre parti. L’obiettivo è quello di provare a mettere in fila le cose, andando a fare un’analisi delle regole e degli eventi che hanno infiammato il Gran Premio dell’Azerbaijan e dare una visione su come il regolamento giuridico non sempre può essere calato nel pratico. A questo vi pre-annuncio che forse Hamilton poteva subire una penalità, ma non per quello che pensa la stragrande maggioranza dei ferraristi.

Andiamo con ordine e cominciamo con l’evento della domenica, ovvero la situazione di ripartenza della Safety Car tanto incriminata. In particolare, andando in ordine cronologico, comincerei con la gestione della ripartenza da parte dell’inglese della Mercedes.

Cominciamo con l’articolo 39.5, che potete consultare nella sua interezza sul sito ufficiale della FIA, il quale recita come segue: “No car may be driven unnecessarily slowly, erratically or in a manner which could be deemed potentially dangerous to other drivers or any other person at any time whilst the safety car is deployed. This will apply whether any such car is being driven on the track, the pit entry or the pit lane.”

Tradotto significa che per questioni di sicurezza, a meno che non sia strettamente necessario, la condotta dietro la safety car non può essere eccessivamente lenta. Quindi, leggendo questo, ci si dovrebbe aspettare una penalità per Lewis Hamilton, accusato di gestire la ripartenza dopo il rientro della Safety Car in maniera troppo lenta. E’ in questa occasione che il regolamento formale cozza con quella che è l’esperienza comune, vista in tanti anni di Formula 1. Il leader della gara, da sempre gestisce la ripartenza come vuole, non è il primo caso in cui chi è davanti a tutti compatti “troppo” il gruppo, è successo a Vettel in passato come a Schumacher, così tanto per dire due nomi qualsiasi… Inoltre, c’è un aspetto sportivo da considerare, ovvero la particolarità dell’ultimo settore di Baku, caratterizzato da un rettilineo lunghissimo che espone il leader allo sfruttamento della scia da parte di chi gli è subito dietro. Concluderei dunque che l’inglese non dovesse essere penalizzato per questo, visto l’esistenza di numerosi precedenti in questo senso.

Bisogna ammettere che il comportamento di Vettel è da sanzionare, forse non con uno stop and go di 10 secondi, magari una penalità di tempo poteva essere più congrua, ma va in qualche modo sanzionato perché, per quanto la tensione del momento (capibile ci mancherebbe) possa aver fatto saltare i nervi al tedesco, è una manovra che non si fa, punto.

Quello che invece fa sorgere più di qualche domanda è il mancato intervento della Direzione Gara in merito al problema riscontrato da Lewis Hamilton alla ripartenza dopo la bandiera rossa. Per ben 7 giri il numero 44 corre con la protezione della testa non fissata ed in alcune zone del circuito guida con una mano sola per evitare che questo voli via, creando problemi per i piloti che sopraggiungevano e per lui, che avrebbe corso senza un dispositivo di sicurezza obbligatorio, senza il quale la vettura non può scendere in pista. A questo punto il dubbio è legittimo, in quanto nel corso degli anni, sono state comminate penalità per unsafe release (ripartenza non sicura) per aver lasciato la piazzola dei box recando problemi a chi sopraggiungeva, oppure per aver ripreso la pista con una gomma montata male o per altre spiacevoli situazioni. La situazione si è risolta con la chiamata ai box da parte della Mercedes per sostituire l'elemento incriminato, ancora prima che la FIA facesse qualsiasi tipo di comunicazione. Questo aspetto mi ha fatto ricordare un famoso team radio, che avrei riproposto al "pilota" Charlie Whiting come segue: "Charlie, Mercedes is faster than you".

Premesso che il sottoscritto ha un problema di comprensione nella regola dell’unsafe release, in quanto credo che si debba creare una distinzione tra la sanzione che deve essere data alla squadra e quella data al pilota, vedendo i precedenti, non sarebbe dovuta essere comminata una penalità a Lewis Hamilton per ripartenza non sicura?