Quella di oggi sarà una gara maledettamente imprevedibile per diversi aspetti che si possono trarre dalla analisi delle prove libere e delle qualifiche, le quali sono state più interessanti di quanto apparso. Ieri non c’è stato nulla da eccepire sull’eccezionale divario fornito dalla Mercedes alla Ferrari, rispettivamente in prima e seconda fila con un distacco tra la pole position e le SF70H che va oltre il secondo.

Detto questo, c’è da dire che se “sportivamente” parlando possiamo aspettarci una gara in cui le W08 saranno le favorite, da un punto di vista tecnico qualche chance in più potrebbe averla anche la Ferrari se andassimo ad analizzare i passi gara fatti registrare venerdì.

Dall’immagine sopra possiamo vedere come, a differenza delle prime gare in cui tipicamente la Mercedes riusciva a fare la differenza soprattutto nei tratti di motore mentre in quelli più guidati nella migliore delle ipotesi pareggiava al decimo la prestazione della Ferrari, sul circuito di Baku oltre ad aver staccato le rosse sul lunghissimo rettilineo da 2,2 km, la W08 ha ottenuto un fantastico intertempo nel primo settore, con Hamilton che è riuscito a replicarsi anche nel settore centrale a differenza di Bottas che in quella zona del circuito è stato battuto da Sebastian Vettel. Come avevamo già accennato ieri, il campione inglese ha fatto qualcosa di straordinario ma la scuderia di Brackley ha fatto un lavoro eccezionale da venerdì a sabato. A questo, per onor di cronaca, va aggiunto il problema occorso alla Ferrari, che ha dovuto montare la specifica 1 del motore endotermico, ovvero quello usato a Melbourne, in Cina, Bahrein e Spagna, che ha sulle spalle già 3400 km e che non possiede gli upgrade di circa 10 CV che sono costati circa 2-3 decimi. La SF70H ha probabilmente scaricato troppo le ali (evidentemente se lo hanno fatto un motivo ci sarà) così da essere meno performante nel dritto così come si può vedere dagli intertempi e i primi due settori.

Purtroppo però il circuito di Baku è estremamente particolare e già l’anno scorso ci ha mostrato incredibili sorprese tra la qualifica e la gara. Ricordo a chi sta leggendo che, nel 2016, una fantastica Red Bull in qualifica sprofondò dopo pochissimi giri a centro gruppo, per una cattiva gestione degli pneumatici. Intendiamoci, non credo che succederà la stessa cosa quest’anno sulle vetture di Hamilton e Bottas, ma questo ci fa capire come di scontato non ci sia assolutamente nulla.

L’unica cosa (e non da poco) a cui si può aggrappare la Ferrari è l’eccellente passo gara fatto registrare da Vettel e Raikkonen durante le prime due sessioni di prove libere, sia su gomme supersoft che su quelle soft. In condizioni di gara, nelle FP2, il tedesco ha rifilato un decimo a Verstappen e 3 decimi a Raikkonen, Ricciardo e Bottas. Ottima la simulazione anche del finlandese della Ferrari, che con gomme soft ha pareggiato il passo degli altri top drivers che erano su gomme più performanti. In questa analisi manca Hamilton, che venerdì ha avuto una giornataccia quindi risulta alquanto invalutabile.

Poi c'è la variabile Verstappen, in qualifica ha fatto dei tempi molto vicini a quelli delle due Ferrari, e si è mostrato molto performante nelle libere, con una velocità di punta assolutamente di rilievo. La RB13 nata secondo filosofia “low-drag” si sposa bene con il lunghissimo rettilineo. A dire il vero anche il passo gara di venerdì era poco distante dal riferimento della SF70H, quindi oggi nella mischia potrebbe esserci un motivo di interesse in più.

Le gestione delle gomme sarà maledettamente importante. Purtroppo c’è da segnalare una scelta troppo conservativa da parte della Pirelli, la quale “costringerà”, salvo avvenimenti imprevedibili, i piloti a compiere una sola sosta, visto che i due compound si sono dimostrati particolarmente duri e resistenti su questo tracciato. Sarà dunque importante capire chi riuscirà a compiere uno stint di gara più lungo (o più performante nel lungo periodo) con le supersoft. Sarà quella la chiave.

La Mercedes parte oggettivamente da favorita ma le variabili possono essere diverse. Buona gara a tutti.