Lewis Hamilton super Ayrton Senna nel computo delle pole position, con un giro pauroso. Completa la prima fila un Valteri Bottas ancora una volta consistente. Seconda fila per la Ferrari, staccata però di un secondo pieno. Qui la classifica.

IL RACCONTO

Purtroppo le qualifiche si sono aperte con una notizia che i tifosi Ferrari speravano di non ricevere. A seguito di una perdita di liquidi che la vettura di Vettel aveva subito nel corso delle libere di questa mattina, sulla Rossa numero 5 è stata cambiata la power unit con una già utilizzata ad inizio stagione. Quindi Sebastian Vettel, esente comunque da penalità, è stato costretto a correre la qualifica, e lo sarà per la gara di domani, con un gruppo motore che ha sulle spalle già 3400 km e questo potrebbe svantaggiare il pilota tedesco.

Piccola notazione sul meteo. Le qualifiche si sono infatti svolte sotto un sole splendido, con la temperatura a 26°C mentre la pista ha sfiorato i 50°, comunque più bassa di quella fatta registrare questa mattina.

Q1

Nei primi minuti della prima sessione di qualifica, si sono visti subito molti piloti in pista non tanto per cercare il tempo quanto per mandare in temperatura le gomme, vera difficoltà incontrata nel corso delle prove libere. Appena possibile, si sono visti tempi interessanti, con quasi tutti i piloti gommati su supersoft nuove. Al vertice si è cominciato subito a girare sull’1:43”. A circa 10 minuti dall’inizio della sessione, c’è stato un interessante susseguirsi di piloti al vertice, Raikkonen, Verstappen e poi Hamilton, il primo a scendere al di sotto del record fatto registrare nel 2016, passando quindi a tempi intorno all’1:43”.

Il primo crono di rilievo per Sebastian Vettel ha permesso al tedesco di piazzarsi in quarta posizione mentre il suo diretto concorrente al titolo ha piazzato un 1:41:983 stratosferico.

A pochi minuti dal termine la Red Bull di Ricciardo si trovava in nona posizione ma ha provocato lamentele in Fernando Alonso, il quale è stato costretto ad allungare la staccata in curva 3 per via dell’ostacolo creato dalla RB13 dell’italo – australiano. Questo il TR dello spagnolo della Mclaren: “Ah! Ero nel mio giro veloce, cosa faceva Ricciardo?”

Per il resto, la sessione ha avuto poco da dire. Questi gli eliminati nell’ordine: Alonso, Grosjean, Ericsson, Vandoorne e Palmer (il quale non ha preso parte alle qualifiche per problemi sulla sua Renault). Da segnalare il passaggio del turno di Pascal Wherlein e che le due Mclaren monopolizzeranno comunque l’ultima fila visto l’enorme quantità di posizioni di penalità per la sostituzione di diversi componenti sulle due vetture.

Q2

La seconda sessione si è aperta con le due Mercedes subito in palla, come già dimostrato nella sessione precedente. Interessante è stato il guizzo di Kimi Raikkonen, il quale ha piazzato un 1:42:114 assolutamente di rilievo, subito però battuto da Lewis Hamilton di circa 120 millesimi.

Nel finale di sessione c’è stato un rischio per Vettel e Ricciardo, entrambi a ridosso della decima posizione. Il pilota della Red Bull ha piazzato un buon tempo che lo ha portato in settima posizione mettendosi al sicuro; ragionamento simile per il ferrarista, il quale ha dovuto montare un nuovo treno di gomme supersoft per passare alla Q3. Da registrare un nuovo tempone di Hamilton che ha abbassato il limite a 1:41:275. Nell’ultimo tentativo, invece, il tedesco della Ferrari è riuscito comunque a cogliere una seconda posizione, seppur a 6 decimi dal rivale inglese.

La Q2 si è conclusa con l’eliminazione, nell’ordine, di: Kvyat, Sainz, Magnussen, Hulkenberg, Wherlein. Da segnalare l’ingresso nella top ten di entrambe le Williams, con Stroll in settima posizione. Male invece le Renault.

Q3

A giocarsi la pole position abbiamo avuto dunque due Mercedes, due Ferrari, due Red Bull, due Williams e due Force India. Ovviamente tutti in pista con la gomma più performante, ovvero la supersoft.

Il primo tempo di rilievo lo ha fatto registrare Valtteri Bottas, con 1:41:274, con il pluricampione inglese, che ha commesso un piccolo errore nel giro, in seconda posizione. 

Da registrare una bandiera rossa esposta a circa 3:33 dal termine, per il tocco contro il muro di Ricciardo in uscita dalla curva 6 con la posteriore sinistra, danneggiata al punto tale da dover fermare la sua RB13 in pista. Si è reso necessario l’ingresso di una gru di movimento per spostare la vettura del pilota italo-australiano. Una piccola nota alla Federazione va fatta circa la particolare lentezza da parte dei commissari di percorso nel rimuovere le monoposto incidentate, fatto dimostrato durante tutto il week-end.

Da sottolineare che, alla ripresa della sessione, con poco più di 3 minuti e mezzo, nessuno è riuscito a compiere due giri canonici di riscaldamento delle gomme. Quindi il giro di uscita dai box è stato svolto in maniera particolarmente rapida, a differenza del solito.

Simpatico siparietto all’uscita della corsia dei box, con Hamilton, Bottas e Verstappen a “sportellarsi” per prendere la “prima posizione” al semaforo. Eccellente pole position per Lewis Hamilton che ha piazzato un 1:40:593 pauroso. Bottas ha completato una prima fila Mercedes che solo venerdì sembrava fantascienza. Le Ferrari si è piazzata in seconda fila, ma staccata di ben 1 secondo.

Questo è quello che ci hanno regalato le qualifiche, appuntamento a domani.