Quello che abbiamo tratto dalla prima giornata di prove libere consiste in 3 punti fondamentali: la competitività della Red Bull, almeno in ritmo da qualifica, la mancanza di Hamilton ed il passo gara della Ferrari. Se i primi due punti sono in attesa di conferma, in attesa di quanto avverrà domani sia in qualifica che in gara, sul terzo possiamo invece già sviluppare una certa forma di certezza, visto quanto fatto vedere dalla SF70-H già negli scorsi gran premi di quest’anno. Se infatti Max Verstappen si è confermato il più veloce in entrambe le sessioni, quello che è balzato agli occhi è l’ottimo passo gara dimostrato sia da Vettel che da Raikkonen sia su gomme supersoft che soft.
Su questo sfruttiamo le dichiarazioni rilasciate da Jock Clear, responsabile degli ingegneri in pista della Ferrari, il quale è convinto su quanto di buono fatto vedere oggi dalla Rossa in pista e di come questa riesca ad adattarsi molto bene su tutti i circuiti: “Abbiamo una macchina completa che si adatta a tutte le piste. Credo che Seb e Kimi abbiano piena fiducia nella SF70H e l’hanno manifestata sin dal primo giorno di test”
L’ingegnere inglese è anche convinto che i risultati visti oggi sono da prendere con le pinze, a causa delle difficili condizioni della pista: “E’ molto difficile interpretare i risultati del venerdì emersi qui a Baku, anche se ci sono alcuni punti fermi: abbiamo capito che ci vuole molto tempo per pulire questo tracciato stradale, dato che il livello di aderenza è molto critico, per cui non deve sorprendere se non è stato facile trovare un giro pulito quando avevamo poco carburante nel serbatoio. Non credo quindi, che il risultato visto oggi sia particolarmente significativo per quasi tutte le macchine”
Clear fa da eco alle dichiarazioni di Kimi Raikkonen, il quale pur sottolineando l’ottima prestazione della Ferrari, ha ammesso come debba migliorarsi la gestione della gomma: “Diciamo che quello di Baku è un cittadino molto sporco e anche l’anno scorso avevamo notato una certa evoluzione della pista, ragione per cui scaldare le gomme anteriori all’inizio è una bella sfida. In realtà il problema non si limita a quello, perché con pneumatici freddi è difficile trovare anche il giusto punto di frenata. All’inizio ci volevano sei o sette giri per arrivare alla finestra di funzionamento degli penumatici. Domani, quando avremo più gomma in terra credo che il fenomeno si ridurrà sensibilmente”.
Il responsabile degli ingegneri in pista della Ferrari ammette l’entusiasmo per il duello con la Mercedes che si protrae da inizio campionato: “Ferrari e Mercedes sono due monoposto molto equilibrate in tutte le condizioni e sono guidate da piloti molto bravi. Ognuno di loro è in grado di puntare alla pole e in ogni caso le differenze che abbiamo visto finora sono state sempre molto piccole, dovute magari al degrado della gomma in qualifica o da come si è riusciti a farle funzionare. Quando si va a 300 all’ora e i margini sono così piccoli, si possono trovare delle piccole opportunità di crescita in ogni aspetto. Questa battaglia è comunque piacevole ed entusiasmante…”
Ma a parte Bottas, la Mercedes sembra aver avuto delle difficoltà soprattutto con Hamilton, lasciando spazio ad una Red Bull sembrata subito in palla: “La Red Bull sembra competitiva sul giro. Si vede chiaramente nei dettagli che è assettata nel modo giusto. Avremo molte macchine competitive, aggiungerei anche Force India e Williams…”
A sentire l’ingegnere inglese quindi ci si aspetta una due giorni infuocata a Baku. Non aspettiamo altro!