Vanno in archivio le prime libere del Gran Premio d'Azerbaijan, sul suggestivo circuito che si snoda tra le vie del centro di Baku. A svettare nella mattina in terra azera è Max Verstappen, auto del miglior tempo in 1:44.410, decisamente già più basso di quello delle FP1 di un anno fa, a testimonianza di come queste vetture siano estremamente performanti. La Red Bull può sorridere anche perché Ricciardo si piazza subito dietro il suo compagno di box, staccato però di 470 millesimi, che fa pensare ad un feeling ancora non ottimale dell'australiano. Il team anglo-austriaco è arrivato a Baku portando un pacchetto aerodinamico molto scarico per cercare di avere un'elevata velocità di punta sui 2.2 chilometri del rettilineo, andando a sacrificare la guidabilità nel misto; sarà un tema ricorrente nelle libere il cercare il giusto compromesso tra velocità e carico aerodinamico.
La Ferrari c'è: Sebastian Vettel si prende il terzo tempo della sessione, a 557 millesimi da Verstappen ma avendo utilizzato solo le gomme Soft, mentre entrambi i piloti della Red Bull hanno ottenuto i propri best lap con le Supersoft. Gli uomini di Maranello hanno iniziato il weekend con una macchina dotata di medio carico aerodinamico, maggiore di quello visto su Mercedes e Red Bull: è stata momentaneamente accantonata l'ala posteriore "a cucchiaio" vista in Canada e c'è stato il ritorno a quella standard, forse per scaldare bene gli pneumatici, per i quali Pirelli ha imposto pressioni un po' troppo elevate. Tuttavia i suoi piloti hanno avuto qualche difficoltà, compiendo un paio di lunghi nelle vie di fuga, ma nel complesso la SF70H è sembrata la vettura più stabile.
Quarto si piazza un buon Sergio Perez, che però nell'ultima parte del turno di prove alla curva 8, prendendo in modo troppo aggressivo un cordolo, ha perso direzionalità finendo contro le barriere e danneggiando in modo grave la parte destra della vettura, rompendo le sospensioni anteriori e posteriori della sua Force India. Pista molto sporca durante la prima sessione di libere, condizione che sembra aver messo più di tutti in difficoltà la Mercedes, apparsa molto nervosa e in difficoltà nel portare nella giusta finestra di temperatura gli pneumatici allo stesso modo. A preoccupare è il ripetersi di situazioni già viste quest'anno, ma per la verità la classifica è tutt'altro che disastrosa: Lewis Hamilton è quinto, a un secondo dalla vetta ma con gomma soft, e dietro di lui c'è a tre decimi Valtteri Bottas, sesto. La scuderia di Brackley ha portato a Baku piccole novità, avendo un'ala posteriore a cucchiaio con meno soffiature sulla paratia verticale, ed una riduzione della grandezza dei flap su quella anteriore, soluzioni da minor carico aerodinamico.
Settimo tempo per Esteban Ocon, in grande crescita ultimamente, seguito da Felipe Massa, ottavo ad un secondo e mezzo di distacco da Verstappen. Solo nono nelle FP1 Kimi Raikkonen, chiamato a fare decisamente meglio nel pomeriggio quando sarà importante trovare il corretto setup per tentare simulazioni di qualifica e di passo gara. Chiude la top ten Daniil Kvyat, che issa la sua Toro Rosso nei primi dieci, a più di due secondi dalla vetta.