Mantenere la calma. E' questo il difficile in casa Ferrari dopo le tre vittorie riportate in questo inizio di stagione da Sebastian Vettel, tante quante ottenute nel 2015, che lo hanno portato al comando della della classifica piloti. Ma, oltre all'esaltarsi per la leadership ottenuta dal proprio pilota, in quel di Maranello l'atmosfera è elettrica perchè dopo tanti anni la sensazione è quella di avere finalmente una vettura assolutamente competitiva: la SF70H ha dimostrato di sapersi adattare ad ogni pista in modo sorprendente, forse anche inatteso dagli stessi progettisti, risultando in grado di giocarsela sempre alla pari in condizioni normali con la Mercedes.
In una fase delicata, come lo è questa in corso, della stagione di Formula 1, è bene che ci sia dall'alto qualcuno che dia consapevolezza della forza all'intero team, ma che sproni anche il gruppo di lavoro a non cullarsi sugli allori: storicamente infatti è da maggio ad agosto che a fare la differenza nelle prestazioni è lo sviluppo di una monoposto, aspetto in cui tante volte la Rossa è apparsa non all'altezza della concorrenza. Ci ha pensato nelle ultime ore Sergio Marchionne, presidente del gruppo Ferrari e di FCA, a infondere una nuova spinta all'intera squadra, affermando a margine del Consiglio Italia-Usa che “la cosa importante è finire la stagione e vincere, cerchiamo di non illuderci. La squadra sta bene, anche se dopo l’ultima gara...”.
Il manager italo-canadese, infine, ha tracciato un bilancio anche del ritorno di immagine che ha avuto il marchio Ferrari dopo un inizio di stagione sfavillante, che si è riflesso anche sul risultato economico aziendale: “Io credo che i risultati in Formula 1 abbiano impattato in maniera positiva sulla percezione del brand da parte della clientela e potenzialmente anche sui margini. I conti di Ferrari sono sicuramente in linea con le aspettative”.