Ormai è arrivato il periodo in cui impazza il mercato piloti, prima si è cominciato con il futuro di Alonso, su eventuali chiamate dalla Ferrari e dalla Renault per il 2018 mentre adesso si parla del suo connazionale, ovvero Carlos Sainz, autore di una ottima prestazione al Gran premio di Montecarlo in cui è giunto sesto.

Resosi conto che il salto nella casa madre Red Bull è alquanto difficile, a causa della blindatura di Ricciardo e Verstappen, il pilota della Toro Rosso sta cercando casa altrove per l’anno prossimo. Lo spagnolo infatti è uno dei giovani più interessanti e consistenti del circus, a cui va aggiunta una discreta esperienza di 46 Gran Premi che a solo 22 anni non sono pochi. Le piste più probabili per il figlio d’arte sono la Williams e la Renault. Proviamo ad analizzarle entrambe.

In casa Williams è un periodo di rifondazione tecnica, visto l’arrivo di Paddy Lowe che ha come obiettivo quello di riportare le vetture di Grove ad un livello accettabile per la storia del team, ma c’è anche un’analisi da fare sui due piloti. Felipe Massa, già pensionato ma richiamato a sostituire in fretta e furia Valtteri Bottas, a sua volta promosso in Mercedes per l’inaspettato ritiro di Rosberg, il quale quest’anno pare sia l’unico a mettere punti nel carniere della scuderia inglese. Poi c’è Stroll che, nonostante porti circa 40 milioni di dollari nelle casse della scuderia, sta facendo riflettere non poco Claire Williams. Intendiamoci sono soldi che fanno comodo, ma con le scarse prestazioni del pilota canadese, ancora a zero punti in classifica e con una quantità di danni inanellati nel corso della stagione non da poco, con questa classifica la Williams potrebbe addirittura rimetterci dei soldi a fine anno. Vista la classifica infatti, c’è il rischio che a fine anno calino gli introiti derivanti dalla FOM e questo potrebbe porre un limite alla sicurezza del sedile di Stroll.

L’alternativa potrebbe essere rappresentata dalla Renault, che però presenta diverse incognite per Sainz. In questo caso si andrebbe ad affiancare a Nico Hulkenberg, con l’obiettivo di far crescere il team di Enstone. Su questo c’è però l’incognita Alonso, il quale arcistufo della situazione Honda in Mclaren ha diverse opzioni in mente per il 2018, una delle quali rappresentata proprio dal costruttore francese.

Dal mio punto di vista Sainz non deve farsi prendere dalla smania, seppur legittima per un pilota in ascesa come lui, e fare una scelta ponderata. Infatti tra le due strade proposte ed una terza, ovvero quella di rimanere in Toro Rosso, la scelta può non essere così immediata. Infatti sia Williams che Renault sono, da un certo punto di vista, una scommessa. Se a Grove, con l’arrivo di Paddy Lowe si sta ricostruendo l’impianto tecnico della scuderia dando quindi l’inizio ad un processo che richiede del tempo, per il pilota spagnolo rimane comunque un incognita quanto potrà avvenire dall’anno prossimo, pur rimanendo il fatto che la capacità di tornare nelle posizioni migliori in Williams c’è tutta. In Renault invece si avrebbero più disponibilità in termini economici per sviluppare la vettura e tornare al vertice, come spesso fatto intendere dal vertice di Enstone, ma a livello tecnico ci sono ancora troppi ritardi in vista del miglioramento, ad esempio, della power unit.

Detto questo, a vedere questo campionato, delle due scuderie sopra citate la Toro Rosso va decisamente meglio. Premesso che potremmo dire che questa è una situazione da “svuotamento” ovvero che se Williams e Renault “facessero sul serio” avrebbero tutto per stare davanti alle vetture di Faenza, sta di fatto che attualmente la Scuderia satellite della Red Bull sembra essere messa meglio. Siamo quindi sicuri che alla fine a Sainz non convenga rimanere?