Quello che si è concluso a Montecarlo è stato, probabilmente, il miglior week-end dell’anno della Red Bull, in termini di prestazione sul giro secco, sul passo gara, sulla strategia e sulla prestazione relativa rispetto ai primi, leggermente diminuita rispetto alle gare successive. Sintomo quindi che la cura Newey sembra funzionare anche se, ad onor del vero, va ricordato che stavamo su un circuito estremamente particolare, dove perdere posizioni era effettivamente difficile pur con una vettura dalle prestazioni peggiori rispetto a chi segue. A questo va aggiunta la “mancanza” di Hamilton che partito a centro gruppo, per gli stessi motivi, si è dovuto accontentare della settima posizione, che quindi ha consentito a Ricciardo, esecutore di una ottima strategia, di salire sul podio dietro le due Ferrari.
Quindi sembra che su un circuito poco power sensitive come quello di Montecarlo, la Red Bull sia riuscita a colmare una parte del gap che aveva in Australia e, in generale, nella prima parte della stagione. A Milton Keynes staranno sicuramente guardando con interesse la prossima gara in Canada, che presenta un circuito diverso rispetto alle stradine del Principato, pur mantenendo alcuni aspetti in ambito di telaio e di trazione simili. E’ forse l’ultimo tentativo dell’estate per provare a trarre qualche posizione importante, visto che i Gran Premi successivi vedranno l’importanza relativa del motore aumentare (il lungo rettilineo di Baku, Austria e Silverstone su tutti) e, se Renault non porterà aggiornamenti o se questi non dovessero fornire un incremento di potenza della power unit francese, allora la Red Bull farà molta fatica a stare con i primissimi nel prosieguo della stagione.
Attesa per la prossima gara in particolare da Ricciardo, vincitore sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve nel 2014, che sottolinea come il tracciato sia di suo gradimento: “Mi piace il Gran Premio del Canada, è il mio tipo di pista. E’ un altro circuito cittadino, dove si può arrivare a ridosso delle mura, ho anche vinto una gara come si fa a non amare quel circuito?”. L’italo-australiano leggermente preoccupato per la temperatura, visto che l’anno scorso questo aveva dato qualche problema di troppo: “L’anno scorso è stato molto freddo, speriamo che quest’anno ci sia più caldo e che la macchina riesca a portare subito in temperatura le gomme”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il compagno Verstappen, che ha aggiunto come l’ultima chicane sia il punto del tracciato più entusiasmante: “Quello è il mio punto preferito. Si arriva al punto di frenata ad altissima velocità, e per uscire forte bisogna andare molto vicino al muretto. Sarà inoltre vedere come si affronterà la chicane, visto che quest’anno abbiamo più grip grazie alle nuove gomme”
In Red Bull quindi puntano molto sul circuito canadese, in attesa di ulteriori sviluppi sul motore e che la cura Newey faccia effetto.