Ricordate quando, a inizio anno, il motto in Ferrari era "testa bassa e lavorare"? Nonostante i successi di questo inizio campionato, a Maranello si prosegue sempre sulla stessa strada e sembra che la via intrapresa in Romagna, sia giusta, anche se siamo solo a 1/3 di stagione. Ora però, dopo la vittoria di Montecarlo, che ha interrotto tanti digiuni Ferrari (prima doppietta dal 2010, prima pole di Kimi dal 2008, prima pole Ferrari, sempre dal 2008 e, soprattutto, prima vittoria tra le stradine del principato dal 2001), si può festeggiare un po' ed il primo a farlo è il presidente Marchionne, che dopo la stagione orribile del 2016, può gioire per questi risultati. 

Il presidente italo-canadese è al settimo cielo e racconta: "È arrivato quello che aspettavamo da tanto tempo, una gara che entrerà nella nostra storia. Non solo una vittoria, ma una doppietta in un Gran Premio di grande tradizione come questo di Monaco, dove la Ferrari aveva vinto l’ultima volta nel 2001, anche allora con una doppietta, di Schumacher e Barrichello. Oggi è stata una gara davvero emozionante dove si è vista la vera Scuderia. Complimenti ai piloti e, ancora una volta, a tutta la squadra, quella in pista e quella che ha lavorato sodo e continua a lavorare giorno dopo giorno a Maranello su questa monoposto che finalmente riesce a regalare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano".

Fonte: Scuderia Ferrari

L'entusiasmo è lo stesso anche per Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari, che spesso è finito sotto accusa. Ora l'ex figura di spicco di Philip Morris può prendersi qualche rivincita: "Il risultato di oggi è la riprova che il lavoro duro paga, quindi siamo molto contenti". 

E sui giochi di squadra, tanto sostenuti dai complottisti, spiega: "Nonostante quello che si dice, noi ordini di squadra non ne diamo. La nostra azienda vuole un risultato come quello di oggi, che è nel nostro DNA, poi i ragazzi se la giocano in pista. Oggi Sebastian è stato velocissimo con le gomme usate ed è passato in testa. Indipendentemente da questo, bravi tutti, bravi i piloti e lasciatemi dire che abbiamo anche una macchina incredibile. Non dimentichiamo che ieri Kimi aveva fatto la pole position. Non è con noi solo per dare un contributo, ma per fare le sue gare. Oggi lo ha fatto e sono stati bravi sia lui che Sebastian".

Fonte: Scuderia Ferrari

Gioisce anche Mattia Binotto, riscopertosi direttore tecnico dopo l'addio di James Allison. L'ex capo del reparto motori sta vedendo crescere sempre meglio la sua creatura. Alla fine del Gp di Monaco l'ingegnere italo-svizzero ammette: "Siamo contenti perché erano 16 anni che non vincevamo a Monte-Carlo, la soddisfazione c'è per chi è qui con noi e per chi lavora da casa. Una doppietta del genere è proprio bella. Questa vittoria conferma che la SF70H ha le carte giuste per ambire a qualcosa di importante. Le aveva già in Australia e oggi siamo qui a ribadirlo".

Si festeggia per le stradine del Principato, ma è già tempo di concentrarsi e guardare al futuro, tra due settimane altra tappa fondamentale: Montreal, dove la Ferrari dovrà dare delle risposte su un circuito vario come quello canadese, dedicato ad un grande ferrarista come Gilles Villeneuve, che intanto è stato raggiunto da Sebastian Vettel a quota 6 vittorie in Ferrari

Fonte: Scuderia Ferrari