Domenica perfetta per la Ferrari, che riesce a ripetere la doppietta riportata nelle qualifiche anche in gara, ma a posizioni invertite: vince Vettel davanti a Raikkonen, mentre terzo è Daniel Ricciardo. Il tedesco riporta la Rossa a primeggiare tra le curve del Principato dopo dopo l'ultima vittoria targata Michael Schumacher, e si concretizza anche in gara la doppietta che mancava dal lontano 2010. Bottas perde la posizione ai box contro Ricciardo e arriva solo quarto, mentre Hamilton non riesce a rimontare ed è solo settimo alla fine. Andiamo ora a rivivere la gara, in cui si sono alternate fasi spente a fasi estremamente accese.

Più che mai fondamentale a Monaco la partenza essendo la pista stretta e tortuosa, elementi che non favoriscono i sorpassi. Le Ferrari scattano dalla prima fila, ma devono stare attente sia a non crearsi problemi a vicenda, sia a Valtteri Bottas che parte subito dietro, uomo di punta Mercedes in questa gara. Si spengono i semafori: partenza perfetta delle Rosse che mantengono le prime due posizioni, anche dietro è tutto pressochè invariato, mentre Hamilton guadagna una posizione, passando sul tragurdo del primo giro in 12° posizione. Raikkonen e Vettel provano da subito a scappare via, ed è proprio il finlandese che sembra averne di più, guadagnando metri sul compagno di squadra. Bottas nel frattempo più che ambire a prendere le due SF70H deve guardarsi le spalle dalle due Red Bull che lo inseguono a breve distanza, mentre davanti c'è una sfida al millesimo tra le Ferrari giro per giro, come se fosse una qualifica.

Appare in grande difficoltà Hamilton, non riuscendo ad avvicinarsi a Kvyat, che tiene l'undicesima posizione: il suo passo non riesce ad essere competitivo, risultando quasi di due secondi più lento rispetto ai migliori, salvo qualche giro buono di tanto in tanto. La gara prosegue in modo piuttosto piatto, e dunque i pensieri del muretto sono unicamente rivolti a capire il momento migliore per effettuare il pit stop, perchè rientrare nel traffico qui a Montecarlo è più penalizzante che altrove. A partire dal giro 25 il ritmo delle due Ferrari cala, e dai 5-6 secondi di vantaggio che avevano su Bottas si passa a 2 a causa dei doppiaggi e nel frattempo anche Vettel si incolla a Raikkonen, che non riesce a passare invece Button. E' un momento che improvvisamente riapre la gara, perchè la Mercedes potrebbe tentare l'undercut per rientrare davanti, ma una volta sbarazzatisi dei doppiati i due uomini in rosso riallungano sul finlandese.

Il primo di quelli davanti a fermarsi ai box è Verstappen al giro 33, che tenta l'undercut su Bottas: reagisce subito la Mercedes, chiamando al pit il proprio pilota, e all'uscita il finlandese è davanti all'olandese grazie ad una maggiore rapidità dei meccanici. Si muovono anche al muretto Ferrari e si ferma per primo Raikkonen, uscendo dietro a Ricciardo di 5 secondi, che a sua volta guadagna su Vettel, e quindi si apre una possibilità di undercut ance per l'australiano sul tedesco, che si mette a spingere furiosamente. Ricciardo va ai box al giro 39 ed esce incredibilmente terzo, superando sia Bottas che Verstappen grazie a giri veloci prima della sosta; Vettel si ferma al giro successivo, e avendo fatti tempi record prima di entrare è primo all'uscita dai box, rientrando davanti a Raikkonen. Intanto Hamilton non si è ancora fermato ed è virtualmente sesto, ma la cosa più strana è che ora ha trovato ritmo, quel ritmo che per tutto il weekend non era stato in grado di tenere.

Dopo la perdita della posizione ai danni di Vettel, Raikkonen non riesce a tenere lo stesso passo del compagno di box, mentre Hamilton pitta ed esce settimo, davanti a Grosjean e dietro a Sainz. La Red Bull anima la gara: dal giro 51 Verstappen si incolla al retrotreno di Bottas per tentare di mettergli pressione, contemporaneamente Ricciardo vola tra le curve del Principato e si avvicina pericolosamente a Raikkonen, che sembra un altro pilota rispetto ad inizio gara. Era finora mancata la safety car, che puntualmente però arriva:  al giro 60 Wehrlein si cappotta appoggiandosi alle barriere all'esterno della curva 8, dopo un contatto con Button, anche lui costretto al ritiro. Il gruppo si ricompatta dietro la safety car, mentre le operazioni di recupero della vettura di Wehrlein si protraggono per diversi giri, mentre Ericsson incredibilmente riesce ad andare lungo contro le barriere alla Sainte Devote, concludendo la sua gara anzitempo.

Riparte la gara al giro 67: le Ferrari scappano, Bottas prova a passare Ricciardo ma è insidiato da dietro da Verstappen, mentre Vandoorne va a muro in curva 1. Contatto a sei giri dalla fine alla Rascasse tra Kvyat e Perez, col russo che ha la peggio e deve ritirarsi. Non succede praticamente più nulla negli ultimi giri, ed è una lunga passerella per Vettel che va a vincere il gran premio di Monaco, davanti a Raikkonen: ha ora 25 punti di vantaggio su Hamilton, che alla bandiera a scacchi è settimo e limita i danni.