C'è un filo rosso che unisce il gran premio di Francia del 2008 e quello di Monaco 2017: 129 gare dopo ritroviamo in pole position Kimi Raikkonen, ancora nelle vesti di pilota Ferrari come allora. Il finlandese è ovviamente contento per l'obiettivo massimo raggiunto quest'oggi, ma si sa, il suo soprannome, Iceman, non è casuale e per questo non lo vedremo mai esternare in toto la sua gioia. Nella conferenza post qualifiche si mostra sereno, sapendo quanto sia importante la pole a Montecarlo, ma non vuole perdere di vista la gara, che per 77 giri riserva ai piloti insidie ad ogni curva; dice che "ovviamente è la migliore posizione di partenza per domani, non dice nulla sulla gara di domani ma in ogni caso me la prendo volentieri. E' stato un buon weekend finora, anche se abbiamo faticato un po'  in alcune curve della pista nelle prove: abbiamo perciò lavorato per cercare di capire cosa potevamo fare e le qualifiche sono andate meglio. Non posso dire che siano state perfette, ma qui fare qualcosa di perfetto è molto difficile, comunque sono state sufficienti e mi sono sentito molto bene in macchina". Sì, perchè Raikkonen fa autocritica sul suo giro veloce, affermando che "se si guarda il giro sicuramente ci sono stati punti in cui si poteva andare più veloce, ma in fondo è sempre così. Siamo però soddisfatti, abbiamo fatto un bel giro ed avevo ottime sensazioni che mi hanno consentito di spingere. Credo sia stata una qualifica piuttosto positiva, sono contento per me e per il team anche perchè abbiamo due macchine prima fila e domani dovremo sfruttare al meglio questa situazione".

Sorriso non brillantissimo invece per Sebastian Vettel, che scatterà dalla seconda casella allo spegnersi dei semafori: la posizione di partenza è ovviamente positiva, anche considerando che il suo diretto rivale nel mondiale piloti, Hamilton, partirà soltanto 12° domani, ma dal dominatore assoluto delle libere ci si aspettava qualcosa di più. Ad occhio sembrerebbe che i 42 millesimi che lo separano dalla pole siano stati causati dal fatto che il tedesco sia stato qualche centimetro più largo al "tornatino" ed alla chicane del Porto, e lo riconosce lui stesso: "la macchina era ottima oggi, molto piacevole da guidare, ma probabilmente ho spinto troppo nel Q3, e sono andato leggermente largo in alcuni punti. Non ero soddisfatto del primo tentativo e volevo di più, ma nel secondo ho osato un po' troppo e ho perso qualcosa".

Quando gli fanno notare il notevole vantaggio di partenza che ha rispetto a Hamilton, Vettel risponde che "in realtà non mi interessa molto, entrambi stavamo combattendo per ottenere la migliore posizione per domani. Certamente conosciamo l'importanza di partire davanti qui a Montecarlo, ma è noto anche cosa può accadere alla prima curva: abbiamo però fatto abbastanza corse io e lui (Raikkonen, ndr), quindi sappiamo come comportarci".