La sessione appena conclusa ricalca quanto visto in pista giovedì, con le Ferrari davanti a tutti ed una Mercedes in lieve (o apparente) difficoltà che si piazza dietro le rosse di Maranello, con Hamilton dietro anche alla Red Bull di Verstappen che riesce a costruire un ottimo tempo, sintomo del lieve miglioramento che da Barcellona la RB13 pare abbia acquisito.
IL RACCONTO
Le terze libere cominciano all’insegna di un’immagine un po’ insolita, ovvero quella fornita dai meccanici della Force India che su indicazione diretta di Esteban Ocon modificano gli specchietti della monoposto.
In pista invece si vede poco o nulla nei primi 10 minuti della sessione, se non la provvisoria prima posizione di Palmer o qualche problemino accusato da Ricciardo che nel momento in cui sta per uscire si vede costretto a scendere dalla monoposto, forse per un problema ad un sensore.
Detto questo, dei big, i primi a lanciare la sfida in vista delle qualifiche sono quelli della Mercedes, con Bottas che va momentaneamente in testa. Ma il duello con le Ferrari comincia immediatamente, prima con Raikkonen che batte il suo connazionale della scuderia di Brackley; alle 11:21, in pochi secondi, abbiamo tre leader diversi, prima Hamilton, poi Raikkonen ed infine Vettel, che si conferma come il primo a scendere sotto il muro del 1:13. Questo sarà il film per tutta la sessione, che vedrà duellare i fantastici 4 attualmente davanti a tutti nel mondiale. Degna di nota è l’ottima prestazione di Verstappen, che riesce a mettersi in mezzo alle due Mercedes. Ma l’ultima parte della sessione è un vero e proprio antipasto delle qualifiche, con Vettel, Raikkonen, Bottas e Hamilton che si battono sul filo dei decimi. Il tedesco della Ferrari però sembra avere qualcosina in più, in grado di dare 3 decimi abbondanti al suo compagno di squadra. Da sottolineare anche la buona performance della Mclaren, che presenta Vandoorne e Button a cavallo della top ten, forse a causa del circuito poco power sensitive, come si dice in gergo.
Da notare l’incidente di Ocon, che a 10 minuti dal termine sbaglia l’ingresso all’ultima chicane delle piscine, tocca il guard rail, rompe il braccetto dell’anteriore destra, perde direzionalità e va a muro in uscita dalla chicane. Ovviamente nulla di grave per il pilota, con i commissari di percorso che si dimostrano i migliori del mondiale, in grado di togliere la Force India in pochi minuti.
Quello forse più “grave” è il problema di Daniel Ricciardo negli ultimi secondi di sessione, con l’italo-australiano che va lungo alla prima curva per problemi all’impianto frenante, certamente non dà sottovalutare su un circuito come questo.
Non ci resta che aspettare una qualifica che si attende infuocata sotto tutti i punti di vista.