Come abbiamo più volte detto in diversi articoli, l’intento della nuova proprietà della Formula 1 è quello di colmare quel gap comunicativo tra la competizione e gli appassionati. Se questo aspetto ha una prospettiva di lungo periodo in quanto gli attori da dover mettere d’accordo sono tanti, a cominciare dalle squadre e dalle televisioni per il famigerato Patto della Concordia su cui ho scritto a iosa, oppure per quanto riguarda il caro biglietti per via dei contratti troppo esosi che i circuiti hanno firmato con la vecchia proprietà, ci sono degli aspetti che possono essere valutati e cambiati nel breve termine.

Alcune cose fattibili nell’immediato si sono già cominciate a fare e a discutere, come l’idea di porre le miglia/h a fianco dei valori delle velocità in km/h, così da fornire un raffronto immediato agli spettatori nord-americani abituati con altre unità di misura, ma su questo ancora si deve decidere. Quello che invece si è già fatto e che vedremo già dal GP di Barcellona, a seguito di una richiesta fatta dalla Federazione Internazionale ai team, riguarda la modifica delle dimensioni del numero e del nome del pilota sulla propria vettura.

Secondo le nuove richieste, i numeri dovranno essere di almeno 230 mm ed anche i nomi dei piloti dovranno essere di almeno 150 mm, ben visibili sulla monoposto. Questo dovrebbe facilitare la “lettura” del pilota sia dalla televisione ma soprattutto da chi si trova sugli spalti. Tipicamente i numeri si trovano uno sul muso delle monoposto e lo stesso, insieme al nome, è riportato all’angolo estremo delle famose “pinne” o al massimo sul dorso della copertura del motore.

La prima squadra a mostrare questo piccolo cambiamento è stata la Mercedes. Le Frecce d'argento hanno usato la pinna posteriore per integrare il numero e il nome del pilota, con il tocco dei colori della bandiera sull'estremità. Attendiamo anche le altre vetture e verificheremo quale sarà l’impatto dalla tv!