Nessun pilota italiano si laurea campione del mondo in una delle tre classi del motomondiale dal lontano 2009. E se anche quest'anno pare difficile che Rossi si imponga nella classe regina, nonostante la vetta in classifica, in Moto 2 e in Moto 3 c'è la concreta possibilità di vedere un italiano che torni a vincere un campionato. Le speranze italiane sono Franco Morbidelli e Romano Fenati, attualmente rispettivamente primo in Moto 2 e secondo in Moto 3. Per entrambi sarà molto dura portarsi a casa il campionato, perchè la concorrenza c'è ed è elevatissima in entrambe le classi. In particolare la gara di Jerez ha rimescolato le posizioni in classifica in entrambe le classi, con vari pretendenti al titolo. Prima del GP di Spagna Morbidelli era in fuga in Moto 2 e Joan Mir stava cercando di scappare in Moto 3 ma dopo la gara entrambi hanno visto il proprio distacco in classifica accocciarsi notevolmente. Ora in Moto 2 ci sono quattro piloti da titolo, in Moto 3 sono addirittura cinque.

Al momento, come già detto, Morbidelli comanda la classifica in Moto 2. L'italiano si è mostrato competitivo su tutte le piste e ha vinto le prime tre gare ma a Jerez ha sbagliato perdendo punti preziosi in chiave iridata. L'italiano è veloce sia in qualifica che in gara e può lottare per la vittoria su tutte e 14 le piste restanti del campionato, ma ha dimostrato che può sbagliare e la caduta di Jerez la può pagare soprattutto a livello psicologico con tutti i suoi avversari che sono galvanizzati e che sono più vicini in classifica. Thomas Luthi infatti si è portato a soli undici punti dal leader del campionato e a Le Mans sarà favorito, visto il feeling che ha da sempre sulla pista francese. Lo svizzero inoltre ha battuto varie volte Morbidelli nel corpo a corpo, va molto forte nella seconda metà di stagione e ha già vinto un campionato del mondo in 125 nel 2005. Morbidelli dovrà cercare di limitare i danni in Francia e poi avrà il compito di allungare il più possibile perchè da metà anno in poi si correrà sulle piste preferite di Luthi e lo svizzero potrà recuperare punti in classifica. A sedici punti da Morbidelli c'è Miguel Oliveira, unico dei pretendenti al titolo a bordo di una KTM. I punti di forza del portoghese sono il corpo a corpo, il giro secco e il rendimento costante. La cosa che Oliveira potrebbe pagare è il fatto di essere il più inesperto dei pretendenti al titolo ma anche lui, come Luthi, va molto forte sulle ultime piste del campionato e sarà molto pericoloso averlo vicino in classifica nelle gare finali.

Distante ben 26 punti dal leader c'è Alex Marquez, unico a vincere almeno una gara oltre a Morbidelli. Lo spagnolo deve tenere duro in Francia e in Italia perchè poi si arriverà sulle “sue” piste e da Barcellona a Motegi sarà tra i favoriti in quasi ogni occasione. Altro punto di forza del fratello di Marc Marquez è il fatto di aver già vinto un mondiale, Moto 3 nel 2014. Parlando dei suoi punti deboli invece ci sono la tendenza a commetterre errori sotto pressione, il cognome pesante e un feeling non particolarmente buono con le ultime due piste del campionato, cosa che potrebbe pagare in caso di arrivo in volata. La pioggia non sarà un fattore determinante sulla sfida mondiale perchè tutti e quattro sono molto performanti sotto l'acqua ma nessuno eccelle particolarmente nelle gare bagnate. Nakagami e Bagnaia sono gli altri piloti molto competitivi che potrebbero vincere gare e fare molti podi ma, vista la classifica già proibitiva e la non particolare costanza di nessuno dei due, non potranno inserirsi nella lotta al titolo ma potrebbero essere dei fattori da tenere in conto, perchè quando in giornata possono portare via punti preziosi ai contendenti iridiati. Il favorito per il titolo sembra proprio Morbidelli, cha al momento ha qualcosa in più degli avversari, ma l'italiano dovrà faticare moltissimo e mantenersi sui livelli attuali.

In Moto 3 invece è Joan Mir il leader della generale. Il pilota spagnolo ha vinto le prime due gare del campionato e aveva subito allungato nella generale ma nelle ultime due gare si è mostrato meno veloce dei diretti avversari e ha perso gran parte del suo vantaggio. Mir però è un pilota che si è mostrato veloce su tutte le piste e che non sbaglia quasi mai. Lo spagnolo non ha grossi punti deboli ma è solo al suo secondo anno e potrebbe pagare l'inesperienza. Secondo in classifica è Romano Fenati a nove punti da Mir. L'italiano ci ha messo solo una gara a riadattarsi alla Moto 3 dopo il periodo di stop e, dopo una gara condizionata da un contatto in Argentina, ha vinto in Texas e fatto podio a Jerez. Fenati è un pilota molto talentuoso e può fare del corpo a corpo un'arma vincente, qualora riuscisse a tornare ai livelli del 2014 sotto quell'aspetto. L'italiano inoltre è il più esperto e nel corso degli anni ha mostrato competività su ogni pista. La cosa che Fenati potrebbe pagare è il fatto di avere la moto forse meno performante tra quelle in lizza per il campionato. Terzo in classifica è Jorge Martin, distante quindici punti dalla vetta, pilota molto veloce e forte nel corpo a corpo. Nel 2017 inoltre sta mostrando una costanza mai vista in passato ed è un serio pretendente al titolo. Martin però non ha ancora vinto in carriera e questa mancanza di confidenza con la vittoria potrebbe essere importante in caso di arrivi in volata.

Quarto in classifica è John McPhee, a venticinque punti di distacco dal leader. L'inglese è molto veloce ma non è costante e, insieme a Fenati, ha una moto leggermente meno competitiva. Se McPhee vuole vincere il titolo deve trovare un modo di essere più costante altrimenti sarà solo un pretendente alla vittoria in determinate circostanze. Quinto in classifica a 31 punti è Aron Canet, che arriva dalla prima vittoria di carriera e che si trova così indietro solo a causa della caduta in Texas. Canet in passato si è mostrato un pilota poco costante, trend che sembra passato in questo inizio di 2017, ma molto forte nel finale di stagione quindi è molto pericoloso nonostante il ritardo in classifica. Non va escluso del tutto neanche Danny Kent, campione del mondo Moto 3 nel 2015. L'inglese debutterà solo a Le Mans, quindi ha un abisso in classifica da recuperare, ma l'anno che vinse il titolo praticamente non realizzò punti nelle ultime cinque gare. Kent dovrebbe realizzare qualcosa di simile per vincere il titolo e francamente mi pare quasi impossibile. In ogni caso, l'inglese sarà uno di quei piloti sempre in lotta con i primi. Oltre a lui ci sono i vari Bulega, Migno, Di Giannantonio, Bastianini, Loi e Ramirez. Nessuno di questi al momento pare un pretendente iridato ma in un campionato come quello di Moto 3 basta una serie di gare al top per rientrare in corsa. È possibile quindi che la battaglia per il titolo vada avanti fino a Valencia e, al momento, non c'è un netto favorito.