Se poco tempo fa, in questo articolo, abbiamo provato a spiegarvi come funziona il meccanismo degli introiti della Formula 1, basandoci sulle classifiche del 2014, oggi proviamo ad aggiungere un tassello in più per l’informazione a vantaggio di chi segue questa competizione riportando gli introiti dovuti al campionato 2016. Come potrete notare, le cifre che vi riporteremo adesso non sono molto dissimile da quanto esposto qualche giorno fa, in quanto i parametri che fissano le somme di denaro che i singoli team devono avere sono sostanzialmente gli stessi, con le opportune modifiche in base alla situazione in classifica.

Quello che ancora una volta possiamo notare è che il Patto della Concordia fissa tali parametri per la redistribuzione del 68% dei ricavi generati dalla Formula 1. Quello che ogni volta fa discutere è che i bonus riconosciuti a Ferrari, Mercedes, Red Bull, McLaren creano un netto divario sulle scuderie minori, tanto da portare continue lamentele da parte dei team meno attrezzati nei confronti del management della massima competizione automobilistica, fino ad avanzare proteste ufficiali da parte di Force India e Sauber presso la Commissione Europea.

Come tutti gli accordi riguardanti la Formula 1, sono pluriennali così come il Patto della Concordia, che sarà in vigore nelle attuali modalità fino al 2020. Quindi il nuovo Patto che entrerà in vigore dal 2021 sarà la prova cardine dove vedremo se veramente ci sarà una rottura rispetto al passato da parte della nuova proprietà, che ha più volte riferito come voglia abbassare i costi per rendere più accessibile l’ingresso ad altri team e diminuire il divario tra le squadre presenti in campionato.

Nell'attesa non resta che registrare le differenze di bonus riconosciute alle scuderie sulla base dei soli risultati sportivi in rapporto con i benefici collaterali ottenuti da posizioni privilegiate. La Ferrari, in quanto essa stessa storia della Formula 1, team sempre presente a tutte le edizioni del campionato, ottiene un bonus da 68 milioni di dollari, quale Long Standing Team. Accordi tra la FOM e Ferrari, Mercedes, Red Bull e McLaren, valgono per ciascun team un ulteriore bonus tra i 30 e 39 milioni di dollari. 

E ad ampliare la forbice dei proventi pagati ai big incidono anche i 35 milioni di dollari versati a Red Bull per essere stato il primo team a firmare il Patto della Concordia attualmente in vigore e altrettanti a Mercedes per la vittoria di due campionati del mondo. Un "riconoscimento" alla posizione storica del team Williams vale 10 milioni di dollari.

Complessivamente sono 940 milioni di dollari distribuiti alle scuderie, 649 dei quali sulla base dei risultati sportivi, tra quelli maturati nel corso della stagione 2016 (destinati ai primi 10 team nel mondiale Costruttori) e quelli riconosciuti in virtù dei risultati ottenuti in due delle ultime tre stagioni. Va detto che la defezione del team Manor, al quale sarebbero andati circa 32 milioni di dollari - sulla base delle posizioni occupate tra 2014 e 2016 - ha avvantaggiato tutti gli altri team, che si sono divisi equamente il "bottino" extra, con l'eccezione del team Haas, new entry nel 2016 e privo dello storico di due partecipazioni sugli ultimi tre campionati.

C’è poi da considerare la distribuzione dovuta alla classifica finale dell’anno scorso, in cui Mercedes stacca il 19% del bonus destinato ai primi 10 team nel mondiale Costruttori, vale 61 milioni di dollari, seguita da Red Bull con 52 milioni, poi Ferrari a 41, Force India a 36, Williams 33, McLaren 31 milioni di dollari, fino ai 13 milioni di dollari della Sauber (4% del totale). 

Facendo dunque un rapido calcolo diciamo che, complessivamente, la Ferrari è quella che ha incassato di più circa 180 milioni di dollari, a seguire Mercedes con 171, Red Bull con 161, Mclaren 97, Williams 79, Force India 72, Toro Rosso 59, Renault 52, Sauber 49 e Haas a chiudere con 19 milioni.

Vorremmo solo, per completezza, comunicarvi che tutte le cifre che avete letto nell’articolo sono solo dovute ai soldi che la Formula 1 incassa e che poi redistribuisce alle squadre. Quindi non sono considerati i soldi che le singole scuderie incassano da sponsorizzazioni varie.