Domenica il motomondiale farà tappa a Jerez de la Frontera per il quarto appuntamento stagionale. Il curcuito spagnolo, su cui si è corso nel 1987 e dal 1989 in poi, è uno dei più brevi del mondiale ed ha solo tredici curve. Proprio la curva 13 però è una delle curve più famose di tutto il motomondiale e il motivo è molto semplice: nel corso degli anni ci sono stati sorpassi, o tentativi di sorpassi, all'ultimo giro che hanno fatto la storia di questo sport. La configurazione della pista fa si che la curva 13 sia uno dei vari punti di sorpasso del tracciato. L'ultima curva, intitolata a Jorge Lorenzo, non è quella in cui è più facile sorpassare, vista la presenza di un lungo rettilineo tra curva 5 e curva 6 su cui avvengono la maggior parte dei sorpassi, ma in gara spesso rappresenta l'ultima occasione di guadagnare una posizione per chi è dietro. Proprio per questo la maggior parte degli attacchi alla 13 avviene all'ultimo giro e alcuni di questi duelli sono entrati di diritto nella storia del motociclismo.
Il primo sorpasso leggendario alla 13 avviene nel 1996. Il motomondiale ha da un paio di anni un nuovo dominatore, Mick Doohan. L'australiano, in sella alla sua Honda, ha vinto gli ultimi due mondiali e dopo tre gare della stagione 1996 è già in testa alla generale. A Jerez, quarto appuntamento iridato, la folla è tutta per l'eroe di casa Alex Criville, compagno di squadra di Doohan e suo avversario più papabile per il titolo. Le qualifiche parlano australiano con Doohan in pole ma in gara Criville riesce a passare l'australiano e ad involarsi in vetta. Quando inizia l'ultimo giro lo spagnolo ha preso qualche metro di vantaggio sull'australiano che non sembra avere chance di attaccare il compagno di team. A riaprire la gara però sono gli stessi tifosi di Criville che invadono la pista per festeggiare, ormai certi della vittoria del proprio beniamino. In una situazione al limite del paradossale, molti spettatori si avvicinano alla pista mettendo a rischio la propria vita. Criville si distrae e va largo in una curva, sfiorando gli spettatori e facendo avvicinare Doohan. L'australiano non spreca l'occasione e si incolla allo spagnolo ma ormai l'unico punto di sorpasso rimasto è la curva 13. Doohan si lancia all'interno di Criville all'ultima curva e i due si toccano: lo spagnolo ha la peggio e l'australiano vince la gara. È l'inizio del duello tra i due che si concluderà con il titolo dell'australiano e con la vendetta di Criville, che stenderà Doohan in Australia all'ultimo giro regalando a Loris Capirossi la prima vittoria in classe regina.
Il mondiale MotoGP 2004 è stato una lunga sfida tra la Yahama di Valentino Rossi e la Honda di Sete Gibernau, con l'italiano che alla fine ha vinto il titolo. Il rapporto tra i due, inizialmente di amicizia, è diventato molto teso l'anno prima e ora i due sono nemici giurati. Nel 2005 tutti si aspettano un altro duello Rossi-Gibernau per il titolo e le qualifiche della prima gara a Jerez confermano le aspettattive: Rossi è in pole ma Gibernau è al suo fianco. Il pilota spagnolo è molto forte nella gara di casa, in cui ha trionfato l'anno prima, e in gara si prospetta battaglia. Gibernau prende la testa e inizia a girare su tempi record ma Rossi riesce a stargli a ruota. I due staccano tutti gli altri di 20 secondi e lo spagnolo prova a staccare anche l'italiano, ma lui rimane incollato all'avversario e ad un paio di giri dalla fine passa in testa. L'ultimo giro è da brivido: Rossi è in testa e sembra avere qualche metro di vantaggio ma sbaglia in una curva regalando la vetta a Gibernau. L'italiano non demorde e ripassa in testa ma di nuovo arriva largo e si fa infilare dallo spagnolo. A questo punto Gibernau è a una sola curva dalla vittoria ma Rossi si lancia all'interno del rivale all'ultima curva. I due si toccano e l'italiano ha la meglio vincendo la gara mentre lo spagnolo finisce nella sabbia ma riesce a rimanere in piedi e ad arrivare secondo. Le polemiche tra i due a fine gara saranno tante ma la vittoria resterà di Rossi, che vincerà il titolo a fine stagione, mentre Gibernau avrà una stagione disastrosa.
Pochi giorni prima del GP di Spagna 2013 l'ultima curva del tracciato di Jerez de la Frontera viene dedicata a Jorge Lorenzo, che l'anno prima ha vinto il suo quarto titolo mondiale. Lo spagnolo della Yahama vuole festeggiare questo avvenimento nel migliore dei modi e in qualifica conquista la pole. Quello che Lorenzo non sa è che la domenica in gara sarà beffato proprio nella curva che porta il suo nome. In gara il grande protagonista è lo spagnolo Dani Pedrosa, scattato secondo, che prende ben presto la vetta della gara e allunga su tutti gli altri per poi vincere in scioltezza. In pista c'è azione grazie al duello per il secondo posto tra lo stesso Lorenzo e il compagno di squadra di Pedrosa, il debuttante in classe regina Marc Marquez. Quest'ultimo si trova alle spalle dell'avversario per tutta la gara e in sella alla sua Honda tiene il ritmo del rivale della Yahama ma non riesce a trovare un varco per passare. La sfida tra i due ha un valore particolare perchè chi prevarrà andrà in testa al campionato. Lorenzo tiene a bada Marquez per tutta la gara e chiude tutte le porte, quindi il pilota Honda non ha altra scelta se non attaccarlo all'ultima curva. Ancora una volta c'è un contatto e Lorenzo viene spedito fuori dal tracciato nella curva intitolata proprio a lui. Marquez arriva secondo tra mille polemiche ma manterrà la sua posizione nonostante il reclamo della Yahama e a fine stagione si laureerà campione con pochi punti di vantaggio su Lorenzo.
Negli ultimi anni non ci sono stati grandi duelli in classe regina ma l'ultima curva è stata protagonista di grandi battaglie nelle classi minori. Nel 2014 in Moto 3 è gran battaglia tra Alex Rins e Romano Fenati. I due partono settimo e decimo in griglia ma appena la gara parte iniziano a sorpassare tutti gli avversari per poi trovarsi nelle prime due posizioni. Fenati e Rins negli ultimi giri allungano su tutti, con il solo Efren Vazquez sufficientemente vicino ai due per approfittare di errori ma non abbastanza per attaccarli. Fenati inizia l'ultimo giro in testa e Rins non riesce a passarlo sul rettilineo. Allo spagnolo non resta che l'attacco alla 13 ma l'italiano ha pronta la contromisura. Rins attacca all'ultima curva, arrivando leggermente lungo, e Fenati frena in netto anticipo, riuscendo a ripassarlo all'interno per poi vincere la gara, mentre Rins si fa infilare anche da Vazquez. Nel 2015, sempre in Moto 3, la battaglia è stata ancora più bella con quattro piloti che sono arrivati insieme all'ultima curva. Fabio Quartararo, Danny Kent, Miguel Oliveira e Brad Binder, partiti dalle prime quattro posizioni, allungano subito su tutti gli altri e fanno gara tra loro quattro. All'ultimo giro Oliveira è primo dopo il rettilineo davanti a Kent e Quartararo, mentre Binder è leggermente staccato. All'ultima curva Kent attacca Oliveira mentre Quartararo prova a passare entrambi, rischiando di centrarli, con Binder che ne approfitta e si lancia all'interno. Kent ha la meglio davanti ad Oliveira e Binder, mentre Quartararo va larghissimo e rimane fuori dal podio.
Nel 2015 anche in Moto 2 ci sono state scintille all'ultima curva. La vittoria della gara non è mai stata in discussione con Jonas Folger che da metà gara in poi ha staccato tutti gli altri. Per il secondo posto però è lotta a tre tra Tito Rabat, Alex Rins e Johann Zarco. Rabat è davanti agli altri due all'inizio dell'ultimo giro, con il connazionale in scia e il francese leggermente staccato. Rins deve passare l'altro spagnolo se vuole andare in testa al mondiale ma non riesce ad avvicinarsi abbastanza sul rettilineo così prepara l'attacco alla 13, non accorgendosi che è comunque troppo lontano. Rins tenta un attacco folle e centra Rabat, mentre Zarco ringrazia e li passa entrambi. Rabat riesce comunque a chiudere sul podio mentre Rins finisce in terra e non conquista punti. Da quella gara in poi non ci sono stati duelli per posizioni importanti all'ultima curva all'ultimo giro in nessuna classe. La speranza degli appassionati è che quest'anno si possa vedere un bel duello tra Rossi, Marquez e Viñales magari con il sorpasso decisivo ancora una volta alla 13.