È bastata una gara per cambiare tutto in MotoGP. Maverick Viñales prima di Austin stava dominando il campionato, mentre Valentino Rossi subiva il confronto con il compagno di squadra e Marc Marquez era staccatissimo in classifica. Invece si arriverà a Jerez de la Frontera, quarta tappa del mondiale 2017, con Rossi in vetta alla classifica generale con sei punti di vantaggio su Viñales e diciotto su Marquez. Insomma i tre candidati al titolo sono vicinissimi tra loro. Jerez quindi non sarà una gara decisiva in termini di classifica, ma potrebbe essere importante per il morale dei piloti, visto che tutti e tre i pretendenti iridati devono dimostrare qualcosa in terra spagnola, in una gara che ha visto cinque vincitori diversi negli ultimi cinque anni.

La Yahama su questa pista ha dimostrato di averne di più di tutte le altre negli ultimi due anni, quindi pare ovvio definirla la moto da battere. Valentino Rossi è molto forte su questa pista, su cui ha vinto ben 10 volte, e cerca l'undicesimo successo che gli consegnerebbe il record di vittorie su questo tracciato. L'italiano ha vinto a Jerez l'anno scorso quindi la gara spagnola sarà molto importante in ottica campionato: se Rossi vince, o comunque batte il compagno di squadra, dimostra di potersela giocare alla pari con gli altri due, se finisce dietro a Viñales per lui la lotta iridiata sarà dura soprattutto a livello psicologico. In ogni caso l'italiano ha una grande chance e non deve sprecarla anche perchè Jerez non è proprio la pista preferita di Maverick Viñales. Lo spagnolo l'anno scorso è stato battuto dal compagno di squadra solo in due occasioni: in Argentina, dove però è caduto mentre stava umiliando il compagno, e proprio a Jerez, unica pista in cui è stato veramente battuto. Viñales ha vinto a Jerez solo in Moto 3 e grazie ad una bandiera rossa. Proprio per questo se lo spagnolo riuscisse a vincere, o comunque ad ottenere un buon risultato, darebbe un segnale molto forte ai suoi avversari e cancellerebbe la debacle di Austin. Anche le Yahama clienti hanno buone chance: Jonas Folger è molto forte su questa pista, su cui ha vinto in Moto 2, e la moto va molto bene quindi il tedesco sarà il pilota dei team clienti da tenere d'occhio. Johann Zarco ha in Jerez uno dei suoi punti deboli: il francese non ha mai vinto neanche negli anni dei titoli in Moto 2. Per lui però c'è comunque la possibilità di far bene, visto l'ottimo adattamento che ha mostrato alla classe regina e lo stato di forma che sta attraversando.

Per quanto riguarda la Honda in ogni caso le chance di vittoria ci sono eccome: prima dei due successi Yahama, ha vinto su questa pista tre volte di fila con tre piloti diversi, la moto si adatta molto bene al tracciato con chiunque in sella. In ogni caso Marc Marquez non parte con i favori del pronostico ma è comunque uno dei candidati alla vittoria. Il campione in carica ha vinto solo una volta a Jerez ma ha raccolto moltissimi podi e sicuramente arriverà in Spagna psicologicamente carico dopo la vittoria ad Austin. Anche se è quello messo peggio in classifica, Marquez è forse quello che ha meno da perdere a Jerez, vista la superiorità Yahama, e se lo spagnolo arriva al traguardo otterrà comunque un risultato positivo per il morale. Sarebbe da sciocchi escludere Dani Pedrosa dalla lotta per la vittoria. Lo spagnolo ha mostrato lampi del suo antico smalto ad Austin e su una pista dove ha vinto tre volte, una per classe, ha i mezzi per battere anche il suo compagno di squadra anche se per vincere servirà il weekend perfetto e un pizzico di fortuna. Cal Crutchlow dovrà puntare a limitare i danni e un ingresso nella top ten sarebbe un ottimo risultato su una pista come questa. Arrivare in top ten sarà dura per Jack Miller, nonostante l'australiano viva un ottimo momento di forma, a causa dei limiti della sua Honda clienti. In ogni caso Miller può portare a casa punti importanti e se ha molta fortuna un'altra top ten in ogni caso non è impossibile. Il suo compagno di squadra Tito Rabat ancora una volta ha come obiettivo arrivare a punti, mentre sembra difficile che ottenga qualcosa di più.

Le prime fasi di gara l'anno scorso

In casa Ducati ci si prepara ad un weekend nero. La moto italiana trionfò in Spagna nel 2006 ma da quell'anno la pista di Jerez è sempre stata il suo punto debole. Anche nell'anno del titolo di Stoner e negli anni in cui l'australiano si giocava il mondiale e vinceva gare su gare, a Jerez puntualmente le Ducati andavano male e anche il podio diventava un'impresa. L'anno scorso la gara fu un disastro per il team italiano e quest'anno che la moto non sembra competitiva come quella dell'anno scorso il rischio è che vada molto peggio. In ogni caso in Spagna ci sono tutte le carte in regola per vedere Jorge Lorenzo davanti al compagno di squadra Andrea Dovizioso per la prima volta in stagione. Lo spagnolo ha vinto cinque volte a Jerez tra tutte le classi e ha ottenuto vari podi, l'italiano può vantare solo due terzi posti nelle classi minori. In ogni caso per la Ducati si prospetta una gara in difesa. Per quanto riguarda i piloti dei team clienti, Danilo Petrucci e Scott Redding faranno molta fatica ad arrivare nella top ten e se non fanno una buona gara rischiano di non entrare nei punti. Alvaro Bautista e Hector Barbera dovranno faticare molto per arrivare a punti e ci riusciranno solo con una gara perfetta. Loris Baz e Karel Abraham hanno bisogno di molta fortuna per portare a casa punti iridati ed è molto probabile che se ne vadano da Jerez a mani vuote.

La Suzuki non è messa molto meglio della Ducati. La moto di quest'anno non sembra competitiva come quella dell'anno scorso e il team giapponese sarà orfano dell'infortunato Alex Rins, sostituito dal giapponese Takuya Tsuda. La speranza della Suzuki è Andrea Iannone, che su questa pista ha dimostrato di saper andare molto forte. Realisticamente l'obiettivo di Iannone deve essere quello di migliorare il risultato di Austin. Su questa pista invece ha una buona chance l'Aprilia: Jerez si adatta alle caratteristiche della moto italiana e sia Aleix Espargaro che Sam Lowes sono sempre andati molto forte in Spagna. Lo spagnolo quindi può ambire ad una gara come quella in Qatar, l'inglese può conquistare i primi punti nella classe regina facilmente. Per concludere ancora una volta la KTM deve puntare a terminare la gara, cercando di cogliere eventuali occasioni. La moto austriaca al momento è la più debole e il 2017 deve essere l'anno di crescita. In ogni caso KTM porterà aggiornamenti alla moto e, visto che sia Pol Espargaro che Bradley Smith hanno vinto su questo tracciato nelle classi minori, la speranza di un miglioramento concreto c'è.

Per quanto riguarda la Moto 2, nessuno dei big ha mai vinto su questa pista quindi sia Franco Morbidelli, sia Miguel Oliveira, sia Thomas Luthi, sia Takaaki Nakagami, sia Alex Marquez possono ambire a vincere la gara. Morbidelli ha dalla sua il fatto di essere in vetta al campionato, quindi può gestire la situazione e portarsi a casa anche un piazzamento. La situazione in classifica è buona anche per Luthi che non sarà obbligato a vincere, al contrario degli altri tre che devono recuperare terreno e se vogliono entrare in lotta per il titolo devono imporsi a Jerez. Attenzione agli altri italiani: Simone Corsi è l'unico sulla grigia ad aver vinto su questo tracciato, Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini sono in cerca di riscatto dopo le cadute ad Austin. Può fare molto bene anche Francesco Bagnaia visto che a Jerez è sempre andato molto forte. Andrea Locatelli e Stefano Manzi cercano i primi punti in campionato mentre Federico Fuligni farà il suo debutto stagionale. Anche in Moto 3 ci sono grandi speranze italiane: Romano Fenati ha già vinto due volte a Jerez ed è in stato di grazia, Nicolò Bulega va fortissimo su questa pista e Fabio di Giannantonio appare in formissima: tutti e tre possono lottare con la vittoria ma ci sarà da guardarsi da Joan Mir, John McPhee e Jorge Martin. Questi sei al momento sembrano i papabili per la vittoria ma potrebbero aggiungersi anche i due del team Honda, Enea Bastianini e Aron Canet, in cerca di riscatto dopo un inizio di stagione tra alti e bassi e Andrea Migno, che deve recuperare dal passo falso del Texas. Niccolò Antonelli non è mai andato fortissimo a Jerez ma deve ottenere un buon risultato per raddrizzare una stagione partita malissimo.

Il circuito presenta 13 curve molto veloci ed è lungo solo 4,423 km, risultando tra i più brevi del campionato. C'è un lungo rettilineo a metà tracciato ma ci sono molti altri punti di sorpasso: il rettilineo di partenza, l'ultima curva e la sequenza tra la curva 10 e la curva 12 sono gli altri chiari punti di sorpasso ma la conformazione del tracciato rende possibile inventarsi un sorpasso praticamente ovunque. Il GP di Spagna si corre praticamente da sempre e la gara si è disputata a Jerez a partire dalla fine degli anni '80, con la pista che ha visto nel corso del tempo varie battaglie storiche, soprattutto in curva 13. Jerez è un paese caldo e, visto che la gara si disputa a maggio, il rischio pioggia è molto basso ma da non sottovalutare: negli anni, ogni volta che la pioggia è comparsa si è assistito a gare pazze dal risultato imprevedibile.

La partenza del 2016

 

A seguire gli orari di prove e gare, tutto live su Sky Sport Moto GP HD

 

Giovedì 4 maggio

12.00: Conferenza Stampa MotoGP

 

Venerdì 5 maggio

09.00: Moto3 Prove Libere 1

09.55: MotoGP Prove Libere 1

10.55: Moto2 Prove Libere 1

13.10: Moto3 Prove Libere 2

14.05: MotoGP Prove Libere 2

15.05: Moto2 Prove Libere 2

 

Sabato 6 maggio

09.00: Moto3 Prove Libere 3

09.55: MotoGP Prove Libere 3

10.55: Moto2 Prove Libere 3

12.35: Moto3 Qualifiche

14.10: MotoGP Qualifiche

15.05: Moto2 Qualifiche

17.30: Conferenza Stampa Post-Qualifiche

 

Domenica 7 maggio

11.00: Moto3 Gara

12.20: Moto2 Gara

14.00: MotoGP Gara