In pochi, all'inizio di questa stagione di Formula1, si aspettavano una Red Bull così in difficoltà. Adrian Newey dovrà rivedere alcuni aspetti della nuova RB13 di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, con il pilota australiano che è stato costretto al ritiro nell'ultimo Gran Premio, a Sochi. Finora il rendimento della Scuderia è stato altalenante: il giovane e promettente pilota olandese ha ottenuto solamente 35 punti, mentre Ricciardo è a quota 22. Neanche nel mondiale costruttori c'è da sorridere, nonostante la Red Bull occupi il terzo posto con 57 punti. La cosa che fa più rumore nella casa costruttrice austriaca è il distacco con Ferrari e Mercedes che si aggira intorno agli 80 punti, numeri che hanno portato gli ingegneri a darsi una mossa per risollevarsi da questa situazione.

La macchina è qualitativamente una delle migliori in circolazione, e può tranquillamente giocarsela per il titolo mondiale. Cosa sarà successo? Probabilmente nessuno si aspettava una Ferrari così forte e competitiva quest'anno, e questo aspetto ha sicuramente influenzato le strategie della Red Bull, una Scuderia che fino allo scorso anno è stata la vera antagonista della Mercedes almeno per quanto riguardava la potenza del motore.

La conferma del gap con le prime due della classifica costruttori è arrivata anche dopo le libere in Russia (quarto e sesto tempo nella prima sessione, quinto e sesto nella seconda). Entrambi i piloti hanno dichiarato che Sochi non è la pista ideale per la Red Bull, ma i problemi sono stati piuttosto evidenti. Aerodinamica da rivedere, così come la pressione del carburante. La sensazione dei piloti è quella di non avere in mano una vettura veloce come negli anni precedenti, ma bensì una leggermente più pesante e "tecnica".

Adesso ci sarà il Gran Premio di Spagna, un traguardo dove sarà vietato fallire. Sulla RB13 i tecnici cercano informazioni utili prima di procedere al varo della versione evoluzione della monoposto. Newey, tuttavia, è dell'idea che il progetto a bassa resistenza sia nato sbagliato. Davanti alle ruote posteriori gli ingegneri hanno montato dei sensori per registrare le deformazioni della gomma in modo da poter controllare meglio il tyre squirt, ossia il flusso vorticoso che viene perturbato dagli schiacciamenti della spalla quando la gomma sale su cordoli o subisce dei carichi longitudinali e laterali. 

Riuscirà la Red Bull a rialzare la testa? Lo farà sicuramente, ma ci vorrà del tempo per capire questa nuova vettura. Sarà importante capire dov'è l'errore, in modo da evitare brutte figure come quelle di Ricciardo.