Negli anni scorsi, in cui la Ferrari non pareva competitiva come invece sembra nella prima parte di campionato quest’anno, si è fatto notare come, pur partendo da una base progettuale non ottimale, comunque lo sviluppo programmato durante l’anno non aveva portato dei benefici in termini di prestazioni.
Ricordate, negli ultimi anni, quanto si è parlato di come la Ferrari fosse davanti alla Red Bull a inizio stagione e come puntualmente quest’ultima è finita davanti in classifica? Il motivo, sostanziale è che la scuderia anglo-austriaca migliorava la sua prestazione relativa rispetto alla leadership saldamente in mano alla Mercedes, mentre la Ferrari rimaneva “sempre lì”.
Ora qui nessuno vuole “portare sfortuna” ma sembra che quest’anno a Maranello, con un progetto nato abbastanza bene da portare due vittorie nelle prime tre gare di campionato, sia in atto un processo distillato all’interno dell’azienda volto alla ricerca del particolare, al miglioramento continuo, gara per gara.
Se infatti a seguito della prima vittoria in Australia, la Ferrari si era presentata prima in Cina e poi in Bahrein con delle soluzioni aerodinamiche che hanno creato l’interesse “particolare” dei concorrenti, non è da meno quanto sta succedendo questo week-end in Russia.
Premesso che da Maranello (e non solo) fanno sapere che un grosso pacchetto di sviluppo verrà portato a Barcellona tra due settimane, non è comunque da sottovalutare gli aggiornamenti da “micro” aerodinamica portati a Sochi.
Questa pista, rispetto alle 3 sopra citate, presenta parte del secondo settore ed il terzo, con curve di trazione dove è importante il carico aerodinamico sviluppato al posteriore, molto simili a quello che avviene a Singapore.
In questa ottica sono da segnalare due novità: il doppio monkey seat montato sin da subito su entrambe le vetture, già testato durante le libere del Bahrein, ed un rinforzo sui punti di giunzione delle lame alla base dei deflettori (resi quindi più spessi) in modo da riuscire a gestire anche alle alte velocità il flusso d’aria incanalandolo verso il fondo vettura, quindi creare maggior carico aerodinamico al diffusore.
Come potete vedere sono tutti piccoli accorgimenti che fanno notare come la Ferrari stia portanto novità ad ogni Gran Premio e questo è sicuramente interessante.
Piccola nota dolente del GP di Sochi è quanto accaduto sulla vettura di Raikkonen nella notte; al termine delle libere di ieri, infatti, la telemetria aveva rivelato che c'era un'anomalia su un sensore della macchina del finlandese, e i tecnici, per trovare quale fosse il particolare andato in crisi, hanno dovuto smontare la power unit e lavorare tutta la notte.
Per fare questo però, la Ferrari ha dovuto spendere il primo bonus, in quanto da regolamento, le squadre sono soggette al “coprifuoco”; infatti la Federazione vieta ai team di restare a lavorare nel paddock durante la notte (la norma FIA impone che non ci sia nessuno nel box undici ore prima delle terza sessione di prove libere, fino a tre ore prima del primo turno del sabato che è programmato alle 11.00). Lo stesso regolamento concede alle squadre due bonus, in tal senso, ogni stagione e, la Ferrari, ne ha già speso uno.