Daniel Ricciardo è chiamato ad esporre il livello di competitività atteso dalla Red Bull, dimostratosi non eccezionale in particolare in Australia e sicuramente migliorato nei week-end successivi, pur rimanendo abbastanza lontano dal duo Ferrari-Mercedes; in particolare in Bahrein si è notato come ci fosse una differenza tra la prestazione ottenuta in qualifica ed il passo gara, al netto del problema di affidabilità riscontrato da Verstappen che ha portato al ritiro il pilota olandese.
Sulla differenza tra la prestazione in qualifica e la gestione gara ha infatti considerato quanto segue, nell'odierna conferenza stampa: “Con la Ferrari sembriamo vicini in avvio di gara, poi invece.... Possiamo chiedere un miglioramento, anche lo scorso anno c'è stato e abbiamo fatto un passo avanti”, a dimostrazione quindi della differenza di prestazione tra il giro secco e in gestione gomme.
Ricciardo ha ammesso il ritardo nei confronti degli avversari diretti ma anche valutato i progressi già ottenuti dalla creatura di Adrian Newey: “Stiamo crescendo. Spero che ci sia una soluzione in grado di farci andare più veloci. Vogliamo entrare nella lotta con Ferrari e Mercedes. E' un periodo dell'anno in cui dovremmo vedere i frutti dei nostri aggiornamenti. Abbiamo avuto il tempo per valutare i problemi.”
L’italo-australiano ha anche sottolineato come l’anno scorso, su questo circuito, la Red Bull fosse distante 1 secondo e mezzo dalla pole position e di come, invece, nei primi due Gran Premi questo fosse sceso a circa 7-8 decimi.
A mio parere, però, fare un confronto così netto tra quest’anno e l’anno scorso è tecnicamente sbagliato non solo per quanto riguarda la differenza delle vetture, ma anche per il fatto che la RB13 è una vettura rivoluzionata rispetto alla filosofia che abbiamo conosciuto negli scorsi anni. Infatti la scuderia anglo-austriaca aspetta il pacchetto di aggiornamenti in ambito motoristico dalla Renault, che presenta ancora dei deficit di potenza rispetto ai concorrenti, quasi del tutto compensati egregiamente con un set-up aerodinamico più scarico, che però richiede un maggior degrado degli pneumatici nelle zone miste. E’ altresì vero che, probabilmente a causa di una differente impostazione telaistica insediata quest’anno, pare che a Milton Keynes abbiano perso lo scettro in questo ambito.
Vedremo cosa succederà.