Siamo solo alla terza gara del mondiale, ma la terza prova del campionato MotoGP 2017, che andrà in scena negli Stati Uniti ad Austin in Texas, rischia di essere una tappa importante in ottica iridata. Maverick Viñales arriva negli States in testa alla classifica, dopo aver vinto le prime due gare del campionato, e può contare su un buon vantaggio sui suoi due rivali più pericolosi: l'italiano Valentino Rossi e lo spagnolo Marc Marquez. Rossi ha raccolto due podi ma ha subito l'onta di essere battuto dal suo giovane compagno di squadra per ben due volte, accusando un ritardo in classifica di 14 punti. Marquez invece è caduto in Argentina dopo un misero quarto posto in Qatar e accusa ben 37 punti di ritardo dal leader della generale. Quella di Austin quindi rischia di essere una gara molto importante per il titolo: se Marquez perde ulteriore terreno per lui diventa durissima, se Rossi non mostra di poter battere Viñales rischia di risentirne molto anche a livello psicologico. 

Il favorito è sicuramente Marc Marquez: lo spagnolo è l'unico pilota ad aver vinto ad Austin nella classe regina e il circuito americano sembra adattarsi benissimo alla sua Honda e al suo stile di guida. Marquez deve inoltre dar seguito a un record molto particolare: da quando è in Moto GP ha vinto ogni gara corsa in territorio americano, imponendosi, oltre che ad Austin, in ogni occasione in cui ha corso ad Indianapolis e a Laguna Seca. Le gare ad Austin sono state tutte dominate dallo spagnolo che ha sempre vinto con distacco. L'unico ad avergli dato fastidio è stato il suo compagno di squadra Daniel Pedrosa, che nel 2013 si giocò la vittoria fino all'ultimo giro, e che quest'anno dovrà riscattare un inizio di stagione ancor più difficile di quello del suo compagno di team. Sempre rimanendo in casa Honda, Cal Cruthclow deve cercare di confermare quanto di buono fatto vedere con il podio in Argentina su una pista che storicamente gli ha portato pochissime soddisfazioni. Jack Miller vuole continuare il suo trend positivo e ha tutte le possibilità per farlo, avendo vinto su questa pista in Moto 3 nel 2014, per candidarsi ad un sedile al top l'anno prossimo. L'ultimo pilota Honda, Esteve Rabat, ha come obiettivo realistico quello di portarsi a casa qualche punto.

Foto MotoGP/Twitter
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Marquez non può essere troppo tranquillo, perchè Maverick Viñales non starà certo a guardare. Lo spagnolo della Yahama su questa pista è comunque molto forte, come dimostrò nel 2014 quando vinse alla seconda gara in Moto 2. Il leader del mondiale con una vittoria allungherebbe ulteriormente in classifica e darebbe un colpo al morale dei suoi avversari, ma potrebbe anche accontentarsi di un piazzamento a ridosso di Marquez, visto che dopo Austin ci saranno tre piste (Jerez, Le Mans, Mugello) in cui la sua moto sarà la favorita. Per Valentino Rossi invece sarà molto dura: l'italiano non ha un buon feeling con Austin, dove non è mai andato oltre il terzo posto, e l'anno scorso cadde nei primi giri di gara. Rossi però ha bisogno di battere il suo compagno di squadra e dovrà fare del suo meglio per riuscirci in Texas cercando anche di superare alcuni suoi limiti, visto che su questa pista la qualifica è importante. I due piloti della Yahama clienti, Jonas Folger e Johann Zarco, arrivano entrambi ad Austin dopo una gara positiva e dopo un ottimo inizio di stagione. Sia il tedesco che il francese hanno ben impressionato nelle loro prime due apparizioni in Moto GP, ma entrambi non hanno un gran feeling con Austin, quindi anche per loro si preannuncia una gara dura.

La Ducati arriva ad Austin con una grande voglia di riscatto su una pista dove va a podio ogni anno dal 2014. Jorge Lorenzo deve trovare la quadra su una moto che per ora gli ha dato solo grandi delusioni e la pista americana, su cui il maiorchino si trova sempre a suo agio, potrebbe dargli l'occasione di tornare finalmente a lottare per le posizioni che contano. Per quanto riguarda il mondiale si può dire che dopo sole due gare Lorenzo è praticamente fuori dalla lotta. Andrea Dovizioso è sempre andato fortissimo ad Austin quindi sarà sicuramente tra i primi: il suo più grande avversario sarà la sfortuna che lo perseguita ormai da tempo, visto l'incidente in cui è stato incolpevolmente coinvolto in Argentina e visto che ad Austin l'anno scorso fu steso da Pedrosa mentre era in zona podio. Danilo Petrucci deve far vedere sicuramente di più dopo la pessima gara in Qatar e dopo le polemiche in Argentina e deve mostrarsi all'altezza del compagno di squadra Scott Redding, che è quarto in classifica dopo un inizio di stagione meraviglioso, nonostante abbia una moto inferiore a quella di Petrucci. Alvaro Bautista arriverà ad Austin con la voglia di confermarsi ad alto livello come nelle prime due gare, mentre gli altri tre piloti Ducati, Loris Baz, Hector Barbera e Karel Abraham, a meno di gare particolari potranno ambire solo a qualche punto.

La Suzuki deve assolutamente invertire la rotta dopo un inizio di stagione in cui ha raccolto solo sette punti. Andrea Iannone deve cercare di non commettere errori, ha vanificato due possibili buone prestazioni con errori stupidi che non gli hanno permesso di raccogliere punti. Al solito il talento c'è, ma il pilota di Vasto sbaglia troppo e finchè non migliorerà questa cosa non diventerà mai grande. Alex Rins dovrà combattere con la condizione fisica ma ad Austin può fare bene, vista la vittoria in Moto 2 l'anno scorso. Anche l'Aprilia vorrà riscatto ad Austin, non ha raccolto punti in Argentina, e dovrà dimostare comunque che i progressi mostrati nelle prime due gare della stagione non sono casi isolati ma che la moto italiana è finalmente ad ottimi livelli. Aleix Espargaro deve riprendersi dall'errore di Termas de Rio Hondo e far vedere che può battagliare ad armi pari con i primi, Sam Lowes deve conquistare i suoi primi punti su una pista dove in Moto 2 ha raccolto una vittoria e un podio. Alla KTM di Pol Espargaro e Bradley Smith si chiede soltanto di terminare la gara, per permettere al team di acquisire dati per crescere, e se possibile portare a casa qualche punto.

In Moto 2 Franco Morbidelli arriva ad Austin da leader del mondiale e, su una pista dove il suo rivale più vicino in classifica Thomas Luthi non è mai andato benissimo, può cercare di allungare ancora. Sicuramente saranno della partita per la vittoria anche Miguel Oliveira su KTM, rivelazione di inizio stagione, Alex Marquez, che vorrà rifarsi dopo l'errore all'ultimo giro in Argentina, e Takaaki Nakagami. Per quanto riguarda gli italiani Lorenzo Baldassarri ha tutte le carte per fare bene, mentre Pecco Bagnaia dovrà difendersi su una pista in cui non ha mai raccolto buoni risultati. In Moto 3 invece ci sarà il terzo atto del duello tra Joan Mir e John McPhee, dominatori di questo inizio stagione, con lo scozzese che dovrà cercare di rosicchiare qualche punto allo spagnolo che è in vetta alla classifica, mentre Jorge Martin avrà il ruolo di terzo incomodo. Per quanto riguarda gli italiani i più in forma sono Romano Fenati, vincitore l'anno scorso, Andrea Migno e Fabio di Giannantonio. I tre sono gli unici che al momento sembrano in grado di lottare per podi e vittorie. Enea Bastianini e Niccolò Antonelli vorranno rifarsi dopo le cadute dell'Argentina e possono pensare a portare a casa punti pesanti. Deve assolutamente svoltare la stagione Nicolò Bulega, fin qui autore di prestazioni pessime.

Il circuito è lungo 5,513 km e presenta sia curve lente che curve veloci per un totale di 20, oltre a due lunghi rettilinei in cui ci saranno moltissimi sorpassi, ed è uno dei più impegnativi del mondiale, con una sequenza di curve spettacolari nel primo settore. Austin ha debuttato nel motomondiale solo nel 2013 e non ci sono state, fino ad oggi, gare spettacolari, nonostante la pista apra a duelli interessanti. Da non sottovalure l'incognita pioggia. Il clima americano rende possibili violente precipitazioni e la pioggia in passato ha condizionato sessioni di prove, qualifiche e gare di Moto 2 e Moto 3, ma nella classe regina si è sempre corso con l'asciutto.

Foto: MotoGP/Twitter
Foto: MotoGP/Twitter

A seguire gli orari di prove e gare, tutto live su Sky Sport Moto GP HD

Giovedì 20 aprile

19.00: Conferenza Stampa MotoGP

Venerdì 21 aprile

16.00: Moto3 Prove Libere 1
16.55: MotoGP Prove Libere 1
17.55: Moto2 Prove Libere 1

20.10: Moto3 Prove Libere 2
21.05: MotoGP Prove Libere 2
22.05: Moto2 Prove Libere 2

Sabato 22 aprile

16.00: Moto3 Prove Libere 3
16.55: MotoGP Prove Libere 3
17.55: Moto2 Prove Libere 3

19.35: Moto3 Qualifiche
21.10: MotoGP Qualifiche
22.05: Moto2 Qualifiche

00.30: Conferenza Stampa Post-Qualifiche

Domenica 23 aprile

18.00: Moto3 Gara
19.20: Moto2 Gara
21.00: MotoGP Gara

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