Si sono conclusi i test della F1 in Bahrein e anche per la McLaren tutto inizia ad andare bene. Infatti oggi Stoffel Vandoorne è riuscito a portare a termine 82 giri ed è riuscito a far segnare il 4° tempo assoluto. Merito anche delle nuove componenti del motore Honda, che son servite, secondo i motoristi nipponici, a risolvere i problemi alla MGU-H che tormentano la vettura da inizio anno. Tutto ciò dopo che la vettura ieri aveva compiuto solo 16 giri, ancora a causa di una rottura della Pu, dopo appena due giri, che avevano costretto il team a lavorare sulla vettura per tutto il giorno.
A spiegare la situazione ci ha pensato il capo della Honda in F1, Yusuke Hasegawa, che ha indicato questi aggiornamenti come delle evoluzioni finalmente funzionanti sul motore nipponico: "Anche se abbiamo avuto una deludente prima giornata di prove, siamo stati in grado di portare a compimento il nostro piano secondo il programma originale e completato 81 giri. Dopo che abbiamo dovuto affrontare i problemi della MGU-H durante il Gran Premio del Bahrain, abbiamo fatto uno sforzo e ci siamo concentrati sull'analisi del problema in fretta, prima che iniziassero i test e sulla base di questa analisi abbiamo apportato delle modifiche provvisorie alla nostra Power Unit e credo che siamo riusciti a trovare una giusta via, come confermato dalle prestazioni di questa seconda giornata di test."
Il capo-motorista ha poi confermato i progressi anche per quel che riguarda l'erogazione della potenza: "Ora dovrebbe migliorare la guida e si dovrebbero ridurre le vibrazioni. Per questo voglio ringraziare tutti i membri del team McLaren-Honda, i quali hanno lavorato instancabilmente durante i giorni e le notti."
Infine Hasegawa conclude: "Anche se siamo ancora dietro rispetto ai nostri rivali in termini di prestazioni, siamo fiduciosi e pensiamo di essere nella giusta direzione. Crediamo che la nostra PU abbia ancora più potenziale e continueremo il nostro programma di sviluppo utilizzando tutte le informazioni che abbiamo raccolto in questi test al fine di porre rimedio alla divario che c'è con i nostri rivali. Ora ci aspettano altri dieci giorni di duro impegno, prima di andare a Sochi, ma ci batteremo duramente con lungo McLaren avanti per continuare."
Ad Hasegawa ha fatto eco Eric Boullier, che si è detto entusiasta: "Tutto ha funzionato perfettamente oggi, sia per quanto riguarda l'affidabilità, sia perchè oggi abbiamo avuto la possibilità di spingere un po' di più con questa configurazione. Siamo riusciti ad avere una giornata di test vera e propria e abbiamo tratto il massimo da ogni opportunità. Tutto quello che avevamo pianificato l'abbiamo fatto, sono molto contento del lavoro che abbiamo completato questo Mercoledì. È complicato spiegare i problemi che abbiamo avuto in questi ultimi giorni. Oggi siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi e non abbiamo avuto alcun problema. La Honda sta lavorando duramente per capire dove sono i loro punti deboli. Abbiamo deciso di usare una configurazione più aggressiva e ciò ci ha permesso di raccogliere un sacco di informazioni e molte soluzioni da testare, quindi in termini di dati e risultati è stato un giorno molto proficuo."
Infine, anche Boullier, ha voluto sottolineare il grande lavoro degli uomini McLaren-Honda, che hanno vissuto fin qui un inizio da incubo, poichè si son trovati spesso a dover aprire il cofano delle due monoposto per capire il problema che affliggeva la vettura: "Sono state sicuramente un paio di settimane di prova per tutti in McLaren-Honda. Devo ringraziare il lavoro di squadra e il duro sforzo che hanno fatto tutti: è incredibile soprattutto perchè arriva dopo un lungo periodo lontani da casa. Oliver e Stoffel hanno fatto un lavoro eccellente e Stoffel, soprattutto, ha raggiunto un chilometraggio grazie al quale abbiamo potuto raccogliere ed ottenere molti riscontri positivi. Ora si torna nuovamente in fabbrica, con ancora più motivazione per continuare a spingere verso il futuro. Sochi, sicuramente, sarà un altro fine settimana difficile per noi, che però, siamo sempre pronti ad ogni sfida."
Che la strda imboccata sia quella giusta? Al momento è difficile capirlo, ma in McLaren si sta lavorando tanto per tornare ai fasti di un tempo e sarebbe anche il momento giusto. Un ritorno al vertice del team di Woking significherebbe ancora più spettacolo, soprattutto perchè avremmo così un Fernando Alonso nuovamente capace di lottare per le posizioni che contano.