Sebastian Vettel concede un meraviglioso bis, e porta a casa il Gran Premio del Bahrain riportandosi anche in testa da solo al Mondiale di Formula 1. Una prova da manuale del pilota tedesco e della Ferrari, che riesce a tenere a bada entrambe le Mercedes e va a prendersi un successo fondamentale proprio nell'ottica della corsa al titolo iridato. Molto bravo Seb a mettersi in mezzo alle due frecce d'argento fin dalla partenza, con Lewis Hamilton che ha sofferto in avvio e ha pagato anche una leggerezza al momento di effettuare il pit stop in regime di safety car, con una penalità che alla lunga lo costringerà anche ad adattarsi nel proseguio della corsa. Terzo giunge Valtteri Bottas, il quale resta davanti per alcuni giri ma poi si arrende allo strapotere dei due grandi rivali per il titolo. Quarto un Kimi Raikkonen ancora sottotono, mentre Daniel Ricciardo è quinto e una volta tanto arriva davanti al compagno-rivale Max Verstappen, ritiratosi dopo una decina di giri.
Si comincia con un colpo di scena, visto che Stoffel Vandoorne non inizia la gara a bordo della sua McLaren. Allo start Vettel scatta alla grande e si accoda a Bottas, mentre Hamilton resta un po' scosso dalla partenza del suo compagno di scuderia; alle loro spalle il tandem della Red Bull si tiene alle spalle Raikkonen, il quale subisce uno spunto migliore da parte di Ricciardo e soprattutto di Verstappen che è quarto, ma anche da parte di Massa che si porta al sesto posto. Restano ben cauti ai margini della Top Ten Hulkenberg e Grosjean, al contrario di un Ocon molto caldo nella lotta con le due Toro Rosso. Si crea un trenino con i primi cinque capitanati dal poleman, mentre finalmente Raikkonen si sbarazza di Massa e sale sesto, avendo così pista libera per recuperare su chi sta davanti. Vettel si rende conto di far fatica a sorpassare in pista, e all'undicesimo giro mette le super-soft, seguito poco dopo da Verstappen, che però resta in pista solo poche curve prima di finire lungo e terminare così la sua corsa. Un giro dopo si ferma Stroll in mezzo alla pista dopo un contatto con Sainz, e allora ecco la safety car. Le due Mercedes rientrano subito, ma non in tempo per restare davanti a Vettel, che precede Bottas, Ricciardo ed Hamilton.
Quattro giri dietro alla vettura di sicurezza, e si riparte. Vettel deve resistere nelle prime curve su Bottas e riesce a stare davanti, poi Hamilton riesce a scavalcare Ricciardo, che viene infilato in poche curve anche da Massa e da Raikkonen. Ripartono bene anche le Force India entrambe virtualmente a punti, mentre in testa il tedesco accelera da par suo e allunga sulle Mercedes: quella del britannico dovrà scontare 5 secondi di penalità per aver rallentato Ricciardo prima del pit stop. Intanto Kimi riesce a passare la Williams del suo ex compagno di squadra dopo un lungo corteggiamento, mentre dal box Mercedes arriva un messaggio a Bottas: "Valtteri, fai passare Lewis". Il finnico esegue, il vice-campione del mondo tenta la rimonta ma non guadagna più di 3 decimi al giro nonostante una gomma più performante. Intanto fuori dalla zona punti c'è da divertirsi con le lotte tra Kvyat, Alonso e Palmer: lo spagnolo si arrabbia nei team radio, ma si diverte a battagliare con i due più giovani rivali.
Intanto la Mercedes manda ai box Bottas per mettere pressione a Vettel, il quale entra a mettere la gomma gialla un paio di tornate più avanti. Hamilton passa a condurre seppur con la zavorra della penalità, il ferrarista riesce a tenere dietro l'altra freccia d'argento prima di passare il compagno Raikkonen ed avviare quella che assume le sembianze di una prova a cronometro finale di una corsa a tappe di ciclismo: non è necessario sorpassare e vincere chi sta davanti, ma avere un margine di sicurezza. Hamilton effettua la sosta prolungata con 15 giri ancora da percorrere (voleva la super-soft ma riceve un treno di soft), mentre Vettel continua nel suo ritmo costante e con 20 secondi da gestire, e alle spalle delle posizioni da podio è duello a distanza tra Raikkonen e Ricciardo. Intanto Lewis spreme la sua vettura per avvicinarsi al più presto al compagno di box, fino a passarlo a nove giri dalla conclusione. Un piccolo brivido quando Ericsson si pianta sul ciglio del circuito, facendo tremare Vettel e tutta la Ferrari per una safety car che avrebbe complicato i piani. Nelle ultime tornate Hamilton sembra quasi arrendersi, con Vettel che supera anche lo scoglio degli ultimi doppiati prima di trionfare, e di augurare Buona Pasqua con il proverbiale team radio dopo la bandiera a scacchi.