Se nella sessione di questa mattina abbiamo visto "poco movimento" per via di condizioni climatiche ed atmosferiche diverse rispetto a quelle che si avranno in qualifica e in gara, tanto che i big hanno girato con gomme medium, nelle Fp2 c'è stato molto lavoro nei team. Questa è la classifica finale:
POS N PILOTA TEAM
1 5 Sebastian Vettel FERRARI 1:31.310
2 77 Valtteri Bottas MERCEDES 1:31.351
3 3 Daniel Ricciardo RED BULL 1:31.376
4 7 Kimi Räikkönen FERRARI 1:31.478
5 44 Lewis Hamilton MERCEDES 1:31.594
6 27 Nico Hulkenberg RENAULT 1:31.883
7 19 Felipe Massa WILLIAMS 1:32.079
8 33 Max Verstappen RED BULL 1:32.245
9 8 Romain Grosjean HAAS 1:32.505
10 26 Daniil Kvyat TORO ROSSO 1:32.707
11 20 Kevin Magnussen HAAS 1:32.854
12 31 Esteban Ocon FORCE INDIA 1:32.875
13 30 Jolyon Palmer RENAULT 1:32.876
14 14 Fernando Alonso MCLAREN HONDA 1:32.897
15 11 Sergio Perez FORCE INDIA 1:33.319
16 18 Lance Stroll WILLIAMS 1:33.361
17 9 Marcus Ericsson SAUBER 1:33.944
18 55 Carlos Sainz TORO ROSSO 1:34.072
19 94 Pascal Wehrlein SAUBER FERRARI 1:34:117
20 2 Stoffel Vandoorne MCLAREN HONDA 1:34.230
La cronaca
La notizia di inizio sessione è il recupero di Raikkonen che, dopo il problema riscontrato nelle libere della mattina di Sakhir, grazie allo stoico lavoro dei meccanici, può prendere parte alla seconda sessione di prove libere.
Tutti in pista con le soft; nei primi minuti si vede un duello cronometrico tra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas, in cui si nota come nella parte centrale della pista (quella più guidata) la Ferrari riesca a contenere il vantaggio che la Mercedes ottiene nei rettilinei. Più in palla sembra Raikkonen che va bene anche nel primo settore, dopo i problemi avuti nelle Fp1. La Red Bull segue un pochino più distaccata.
Nei minuti centrali della sessione, c'è la simulazione di qualifica, in cui si osserva un confronto serrato che coinvolge anche la Red Bull, che quindi sembra essere più performante con la supersoft. Va detto che in chiave pneumatici, Mario Isola fa sapere come il gap prestazionale tra la supersoft e le soft ammonti a circa 1,5 secondi, rispetto ai 6-7 decimi attesi. Va aggiunto che le supersoft hanno un degrado importante, si prevedono degli stint molto brevi in gara.
I tecnici della scuderia anglo-austriaca svelano come la vettura sia stata disegnata secondo l'impostazione "low-drag" quindi più rivolta ad una migliore penetrazione aerodinamica che alla creazione di carico, tanto da essere una vettura con poche appendici aerodinamiche. Questo porta delle lamentele da parte dei piloti e prevedono una versione B in Canada. Si può quindi pensare che la migliore prestazione della Red Bull sia dovuta più alla gomma che alla vettura stessa, in quanto si "sostituisce" quella mancanza di aderenza dovuta all'aerodinamica con quella meccanica; è probabile però che questo porti la durata della supersoft ad essere estremamente bassa.
Apprensione per Vettel che durante il giro subisce un black out della macchina, che si spegne in uscita dalla curva 13. Al rientro ai box, Alberto Antonini (capo uffico stampa della Ferrari) comunica che il problema è di natura elettrica. Il motore è riacceso nei box, ma non si riesce a capire bene il problema specifico. Quindi il tedesco può rientrare in pista e riprendere il lavoro della sessione.
Problemi per Sainz, fermato dalla sua Toro Rosso per del fumo fuoriuscito dall'abitacolo.
Ancora profondo in casa Mclaren, con Alonso 14esimo e Vandoorne ultimo. Il belga non riesce più a scendere in pista, se non per qualche giro. La scuderia di Woking comunica che sulla sua macchina sono sostituiti i componenti della power unit.
Dal paddock pare che la Honda stia trattando con la Sauber per una fornitura di motori ed anche un sostegno economico per la scuderia elvetica, attualmente in una situazione finanziaria debole.