Storicamente la prima sessione di prove libere sul circuito di Sakhir è ben poco indicativa, sia perchè la temperatura è molto più elevata di quella che si troveranno di fronte squadre e piloti nelle seconde libere, qualifica e gara correndosi dopo il tramonto, sia perchè il circuito è sempre molto sporco trovandosi nel mezzo del deserto. Fatte queste dovute precisazioni, le prime libere del weekend del Bahrain ci consegnano un Sebastian Vettel in gran forma, che firma il miglior tempo della sessione in 1:32.697, risultando inoltre l'unico pilota a scendere sotto il muro dell'1:33. Dietro di lui si piazza un positivo Daniel Ricciardo a 4 decimi, seguito dal comapgno di squadra Max Verstappen, terzo e non brillantissimo, distante 869 millesimi dal tempo di riferimento di Vettel.
Quarto tempo provvisorio per Sergio Perez, su una Force India che sembra essere migliore qui, ma i distacchi si alzano notevolmente scendendo sotto i primi tre, col pilota messicano che paga 1.3 secondi di ritardo dalla vetta. La Williams sembra essersi ritrovata almeno parzialmente in Bahrain, piazzando i suoi piloti Massa e Stroll 5° e 6°, ma col brasiliano che è incappato in un problema al sistema brake by wire, causa di un forte bloccaggio delle ruote posteriori che lo ha mandato in testacoda. Settimo è Esteban Ocon, poi troviamo a sorpresa Fernando Alonso 8°, perchè Sakhir è una pista in cui il motore conta molto ed è cosa nota che la McLaren-Honda ha gravi carenze sotto questo aspetto, sia come velocità di punta che come affidabilità. Infatti il suo compagno di box, Vandoorne, è stato tradito da noie meccaniche alla power unit che lo hanno costretto a parcheggiare la macchina a bordo pista, facendogli terminare anticpatamente la sessione. Nono crono per Romain Grosjean, mentre solo decimo è Lewis Hamilton: la Mercedes ha infatti preferito concentrarsi sulla valutazione del comportamento della W08 con un carico di carburante abbastanza importante, dal momento che nelle prime due gare (specialmente in Australia con temperature più elevate che in Cina) la vettura anglo-tedesca ha palesato una non perfetta gestione delle gomme posteriori, che ha portato ad un surriscaldamento eccessivo.
La sessione non ha riservato solo note positive per la Ferrari, in quanto Kimi Raikkonen ha girato molto poco a causa di un problema tecnico alla sua SF70H: è infatti uscito del fumo dal posteriore della macchina, che non lasciava preagire nulla di buono, ed infatti dal box italiao hanno poi fatto sapere che a causare ciò è stato un surriscaldamento del turbocompressore. Per tutti in Bahrain la sfida è quella di saper raffreddare la power unit e le altre componenti in modo efficiente, dal momento che le temperature sono davvero elevate: la Ferrari in tal senso ha apportato modifiche alla propria vettura con pance leggermente più larghe e maggiori branchie sul cofano, mentre la Mercedes ha usato una soluzione meno convenzionale, aprendo una fessura di alcuni centimetri sulla parte finale della pinna posteriore, proprio davanti alla T-Wing. Per avere riscontri più veritieri circa i valori in pista l'appuntamento è per le 17, quando avranno inizio le prove libere 2, che si disputeranno con i riflettori accesi, con simili condizioni rispetto a quelle che si troveranno in qualifica e in gara.