Lewis Hamilton torna a vincere e fa suo per la quinta volta in carriera il Gran Premio di Cina, pareggiando i conti con Sebastian Vettel che termina al secondo posto al termine di una grande prova, fatta di rischi ma anche di continuità sul passo gara. Completa il podio un Max Verstappen ritrovato dopo la tappa troppo silenziosa in Australia. E con la prova disputata nella mattina italiana in quel di Shanghai, tornano anche i nostri tre pollici in su e i tre pollici in giù, relativi alla seconda prova del campionato del mondo di Formula 1.
IL DOMINIO DI LEWIS - Ci voleva una gara 'alla Hamilton' per zittire chi parlava di mini-crisi nonostante una sola gara disputata. E la gara 'alla Hamilton' c'è stata, visto che il tre volte campione del mondo ha sfoderato una prova delle sue, dominando dall'inizio alla fine e mettendosi subito alle spalle tutti quanti, nonostante un inizio di gara molto caotico tra partenza del gruppo al rallentatore e una safety car entrata molto presto. Il pilota della Mercedes è stato inquadrato pochissimo, sintomo di quanto sia stato ampio il suo dominio, dallo spegnimento dei semafori in griglia allo sventolìo della bandiera a scacchi. Ora arriva il Bahrain per cercare una conferma.
SEB, SOLO APPLAUSI - Chi pensava ad un trionfo passeggero prima di tornare 'al proprio posto', si sbagliava e neanche di poco. Sebastian Vettel chiude un Gran Premio di Cina non esattamente facile al secondo posto, al termine di una prova fatta di pazienza, del solito pizzico di sfortuna (il transito forzato in pit lane durante la safety car gli ha fatto perdere un buon vantaggio) e anche di un paio di colpacci straordinari. Il sorpasso di Raikkonen è fatto di lucida follia, quello su Ricciardo è stato l'apoteosi di una fase centrale di gara in cui il tedesco ha fatto volare la sua Ferrari, confermando gli splendidi segnali emersi due settimane fa ad Albert Park. Hamilton nel frattempo ha fornito la tanto attesa risposta, la bella arriverà in Bahrain ma la Rossa è pronta, e Seb lo è ancora di più.
MAX SI RISCATTA - E la domenica di Shanghai ha restituito al Circus della Formula Uno anche un altro campione, Max Verstappen, il quale ha potuto finalmente partecipare alla festa per le posizioni che contano dopo un'anonima prova di debutto in Australia. Splendida la prova del giovane fenomeno olandese, partito in ottava fila dopo i problemi avuti in qualifica e capace di portarsi nelle prime posizioni nei convulsi primissimi giri, in cui la safety car ha in un certo senso agevolato la sua rimonta. Poi è arrivato il bellissimo sorpasso su Ricciardo, quasi a voler ribadire che le gerarchie in Red Bull lo vedono più avanti rispetto all'australiano. Primo podio stagionale, dunque, per il figlio di Jos, il quale sembra aver messo da parte in maniera definitiva i comportamenti bizzarri per iniziare a correre con criterio, ma senza mettere da parte la grinta e qualche colpo di genio.
I GOT NO POWER - Un grosso peccato non aver visto Kimi Raikkonen al livello di Sebastian Vettel, un po' com'è successo anche in Australia. Il tedesco sembra avere una marcia in più già a parità di condizioni rispetto al campione del mondo 2007, ma i problemi di potenza accusati da Iceman nel corso del Gran Premio sono stati decisivi per portargli via, magari, una posizione del podio. Poca la bagarre che ha visto come protagonista il finlandese, il quale è costretto a vivere un'altra domenica anonima, con un buon piazzamento che porta punti importanti ma senza riuscire a lottare come lui avrebbe voluto. Kimi avrà già cerchiato di rosso sul calendario la tappa del Bahrain per riscattarsi, i tifosi dello scandinavo e della Ferrari sognano di vedere non una, ma due tute rosse sul podio di Sakhir.
UN PASSO INDIETRO - Se due settimane fa a Melbourne aveva fatto tremare persino il suo compagno di scuderia Lewis Hamilton, questa volta Valtteri Bottas non è riuscito a fornire la prestazione che ci si attendeva. Le proiezioni sembravano incoraggianti per il pilota finlandese, che alla seconda gara in Mercedes era andato anche ad un passo dalla prima fila in qualifica, senza però riuscire a confermare le buone sensazioni anche in gara. Subito ingarellato nelle posizioni intermedie della classifica, l'ex pilota della Williams non è riuscito a lasciare il segno in quel di Shanghai e ha concluso la gara in un'anonima sesta posizione. Anche da lui, come dal suo connazionale Raikkonen, ci si attende una reazione in Bahrain, in relazione alle ottime prestazioni fornite dal compagno di squadra.
ORANGE IS THE NEW BLACK - Ebbene sì, perchè nonostante l'arancione sgargiante che renda particolarmente visibili le due monoposto, l'umore in casa McLaren continua ad essere nero come la livrea del 2016. Prima Steffel Vandoorne e poi Fernando Alonso sono stati costretti ad alzare bandiera bianca, ritirandosi entrambi e non portando dunque punti in dote alla scuderia di Woking. Grandi rimpianti soprattutto per lo spagnolo, che aveva iniziato bene la gara e si era portato in piena zona punti, uscendo di scena per un problema meccanico quando galleggiava tra la settima e l'ottava posizione, in lotta con il connazionale Sainz. Le incoraggianti previsioni della vigilia del due volte campione del mondo, dunque, sono state disattese e indurranno la McLaren al ritorno alla riflessione in vista dei prossimi impegni.