Il pre season della Ferrari può essere considerato assolutamente positivo, ma soprattutto l'aggettivo giusto per definirlo è sorprendente. Si veniva da mesi di silenzio degli uomini di Maranello, che ha avuto l'effetto di abbassare le aspettative circa la vettura 2017, e si rincorrevano voci di dati provenienti dalla galleria del vento tutt'altro che soddisfacenti, facendo sì che l'umore dei ferraristi fosse piuttosto basso. Ma poi, come al solito, è la pista quella che fornisce informazioni circa la bontà di una vettura e, per quello che si è visto nelle otto giornate di test a Barcellona, la SF70H è una vettura che ha impressionato tutti e che ora sia Mercedes che Red Bull temono molto.
Partiamo dal dato più evidente macroscopicamente: la Rossa ha dimostrato di avere una grande affidabilità, percorrendo tanti giri ogni giorno, se si esclude lo scorso mercoledì quando Kimi Raikkonen è stato protagonista di un'uscita di pista finendo contro le barriere e concludendo anzitempo la sua giornata. In totale sono 4450 i chilometri percorsi dalla SF70H nei test senza incorrere in noie meccaniche, e sembrano decisamente lontani gli annosi problemi al cambio che più volte si sono manifestati nella stagione scorsa. Un campanello d'allarme era suonato quando Raikkonen era rimasto fermo in mezzo alla pista, ma facendo controlli accurati si è capito che il problema era legato al sistema di frenata, e non alla power unit come si temeva inizialmente. Inoltre il motore progettato a Maranello è potente ed alla pari con quello Mercedes, e le notizie diventano ancora più positive se si tiene presente che è già pronta un'evoluzione del motore per aggiungere cavalli che dovrebbe debuttare già a Melbourne.
Contrariamente a quanto si pensava, l'assenza di un progettista di spicco non ha privato la Ferrari di fantasia e neppure di audacia nello scegliere le soluzioni tecniche da applicare. E' stato introdotto il sistema S-Duct per incanalare l'aria sotto la vettura ed espellondola da un'apposita fessura sul musetto, concetto aerodinamico su cui la Mercedes ha basato le proprie recenti fortune. Inoltre gli addetti ai lavori esterni sono rimasti piuttosto colpiti dal disegno originale delle pance, meno convenzionale di quello che si vede sulle altre vetture essendo sporgente dalla scocca. Un'altra interessante soluzione che si è vista in questi giorni di test è legata al fondo della vettura, in cui sono stati fatti passare alcuni cavi del sistema idraulico per minimizzare gli ingombri delle pance, soluzione decisamente innovativa, e già alcuni team hanno già chiesto alla FIA di verificarne la regolarità.
Abbiamo finora citato aspetti singoli della SF70H, ma ciò che è più interessante notare delle vetture in questo momento è la guidabilità. Come è noto, la Ferrari ha scelto di creare una vettura dal passo corto, che garantisce maneggevolezza ma ha meno vantaggi in termini aerodinamici rispetto ad una vettura più lunga. Questo concetto si è visto in pista nei test, e tutti hanno lodato la guidabilità della Rossa, in alcuni frangenti superiore persino a quella dimostrata dalla W08 tedesca. E' apparso sul web un video che mette a confronto le riprese on board tra il giro veloce di Kimi Raikkonen e quello di Valtteri Bottas, utilissimo per fare un primo confronto circa le caratteristiche dell'una e dell'altra vettura. La Mercedes è migliore in ingresso di curva, dimostrando per l'ennesima volta la bontà del progetto, mentre la nuova creatura di Maranello sembra meno precisa nell'inserimento. Ma è a centro curva che la situazione cambia: è qui dove la vettura tedesca è in difficoltà ed al momento inferiore, non riuscendo a chiudere le linee bene come invece fa la SF70H, che a sorpresa gode di una trazione molto buona.
Nell'analisi fatta non abbiamo finora fatto esplicita menzione al tempone che Raikkonen ha fatto registrare nella giornata finale dei test, ma è necessario spenderci qualche parola. Utilizzando gomme Supersoft, morbide ma non morbidissime quanto le Ultrasoft, il finlandese ha girato in 1:18.634, risultando l'unico pilota a scendere a sotto il muro dell'1:19. Questo tempo è ottimo soprattutto perchè Kimi l'ha fatto segnare non del tutto scarico di benzina, avendo percorso un mini run di 5 giri, ed anche perchè poi a fine giornata il pilota della Rossa ha ammesso che c'era ancora del margine per spingere, e ciò viene confermato da chi era a bordo pista in curva 1, parlando di un'imprecisione nell'affrontare la chicane.
E la concorrenza come la pensa? Dal box della Mercedes in serie Hamilton, Toto Wolff e Niki Lauda non hanno nascosto la propria preoccupazione per il potenziale della SF70H, e l'austriaco addirittura si aspetta che la W08 sia circa due decimi più lenta della vettura italiana a Melbourne. Può sembrare solo pretattica questa, ma un fondo di verità c'è: la monoposto progettata a Brackley per via del passo lungo di cui è equipaggiata necessita di più tempo per trovare un buon bilanciamento, pur avendo un potenziale molto grande.
Solo il tempo potrà dirci cosa la stagione di Formula 1 riserverà, ma resta il fatto che la base di partenza per la SF70H è buona, ma servirà uno sviluppo costante della vettura per non rischiare di rimanere indietro, cosa che purtroppo è avvenuta troppo spesso nell'ultimo decennio.