Jonathan Rea bissa il successo di gara uno facendo poker di successi in Thailandia. Il nord-irlandese, nonostante il nono posto di partenza, salta subito sui primi e si porta in testa dopo pochi giri. Manca il suo grande rivale, Chaz Davies, davanti a lui nelle prime fasi che scivola dopo 3 giri a causa di una staccata troppo irruenta, mentre è alle spalle del compagno Melandri, che è a mantenere la pole. Melandri che alla fine chiude terzo, cedendo all'ultima curva a Tom Sykes, che replica la stessa manovra di gara uno e strappa la piazza d'onore all'italiano. Tanti i ritiri con i motori messi a dura prova dalle temperature thailandesi. Proprio il ritiro di Lorenzo Savadori è la causa della bandiera rossa, che interrompe la gara a 16 giri dalla fine. Out anche Laverty, ripartito ma ultimo, Bradl, Van der Mark e Camier.

LA GARA - Melandri dalla pole parte a fionda, così come Davies e Rea, che si portano subito in terza e quarta posizione, con il gallese che stacca forte sul campione del mondo alla curva 3. Rea e Davies attaccano, poi, all'ultima curva Lowes: i tre si aprono a ventaglio e Rea, grazie alla miglior traiettoria, si infila al meglio, ma Davies restituisce il favore al campione del mondo ancora alla curva 3. A fine giro Davies tira via tre decimi a Melandri e si porta sul codone del compagno. Il duello tra le due Ducati inizia alla curva 3, Chaz frena forte, ma va largo, finendo sullo sporco e scivolando. Alle spalle di Melandri si porta Rea, che subito attacca l'italiano alla curva 12 e poi si invola verso la vittoria nelle curve successive. Davies, intanto, rientra in ultima posizione a 18" da Badovini, 19°. All'ultima curva scivola via Lorenzo Savadori, a causa dell'olio motore caduto sulla gomma posteriore. A metà del 15° giro il colpo di scena: bandiera rossa. Si rimescolano le carte, Davies può tentare la rimonta pazza dall'ultima casella, Rea, che stava già scappando via, deve ricostruire tutto.

Fonte: worldsbk.com

Al via non c'è Van der Mark, per problemi tecnici. Melandri parte a fionda, ma Rea stacca forte e si rimette subito davanti. Macio riattacca sul rettilineo, ma Rea tenta di superarlo all'esterno della curva 4, prima di superarlo alla 5. Intanto Davies è un forsennato ed è già 11° dopo un giro. Lowes, dopo una prima parte di gara al top, inizia ad arrancare e subisce sia il sorpasso di Sykes, che di Laverty, al quale Lowes replica duro alla curva 6. 

Rea prova a martellare, ma Melandri non lo molla, così come prova a fare Sykes, mentre Davies è già 9°, alle spalle di Hayden, che soccombe il giro successivo. Ad 11 giri dalla fine scivola via Bradl, che era a ridosso della Top10, mentre Davies non riesce ad attaccare Camier. L'inglese tenta il primo attacco su Camier a 9 giri dalla fine, mentre Rea davanti allunga su Melandri. Laverty, che guidava il gruppetto di Davies, scivola a 7 dalla fine, e Davies ne approfitta attaccando Camier entrato largo, probabilmente disturbato proprio dalla caduta di Laverty. Il pilota MV Augusta poi un giro dopo è costretto a fermarsi a causa di un problema al motore. Negli ultimi cinque giri inizia il duello tra Sykes e Melandri, con il britannico che attacca per la prima volta l'italiano all'ultima curva. Sykes studia Melandri e poi all'ultima curva dell'ultimo giro si butta dentro infilando nuovamente Melandri per la seconda posizione, come era successo già in gara uno tra i due. Vince naturalmente Jonathan Rea, davanti a Sykes e Melandri. Quarto Lowes, seguito da Torres e Davies, che probabilmente non aveva una moto al top. Settimo posto per Hayden, seguito da Fores, Ramos e Reiterberg, che completa la top10.

I risultati ufficiali di Gara due