Più che pioggia quella che si sta abbattendo sulla McLaren è una vera e propria tempesta tropicale. Un tunnel di problemi, chiamato PU, nel quale il team è entrato da ormai tre anni. Non sono bastati gli intoppi durante la prima sessione di test al Montmelò, ora alla McLaren-Honda devono fare anche i conti anche con l'addio di Giles Simon. Non è servito a nulla l’appello di Eric Boullier a fine test e tanto meno hanno influito le scuse del capo dello sviluppo Yusuke Hasegawa per l'incerto avvio di stagione. Simon ha interrotto il suo rapporto di consulenza esterna con il motorista giapponese che l'aveva chiamato quasi 5 anni fa a sostegno del progetto della power unit in vista del rientro in F.1 con la McLaren nel 2015.
Troppe le divergenze tra il tecnico francese ed il motorista giapponese, troppe le differenze, anche a livello organizzativo, tra il metodo europeo e quello giapponese. Alla fine in Simon hanno preso il sopravvento le delusioni e anche le difficoltà di comunicazione con i piani alti, i suoi consigli sono rimasti spesso inascoltati. Troppo complessa, come detto, la struttura gestionale e organizzativa dei giapponesi. Adesso Simon dovrà osservare un periodo di stop forzato di circa un anno, chiamato gardening, prima di poter tornare sul mercato ingegneri.
Si va di male in peggio, dunque, in casa McLaren. Il motore Honda ha palesato evidenti difetti di progettazione durante i test, come evidenziato dai pochi giri effettuati. Calano ancora di più le possibilità di Alonso e Vandoorne di mettersi in luce e a questo punto chissà cosa penserà Nando sulla scelta di giurare fedeltà al marchio anglo-nipponico poco più di qualche mese fa, quando era arrivata la proposta Mercedes.
Intanto quei pochi giri hanno evidenziato problemi non da poco. Innanzitutto è emerso un problema alle valvole del motore termico ed a questo si è aggiunta in seguito la necessità di riprogettare il serbatoio dell’olio.
Si preannuncia tanta sofferenza dunque per la McLaren in vista di un 2017 che sarebbe dovuto essere di rivalsa ed invece si sta trasformando in un incubo già prima di iniziare.