Nel mondo dei motori capita frequentemente che ci siano passaggi di consegne tra padre e figlio in una stessa categoria, come è avvenuto ad esempio per Nico Rosberg in Formula 1: lo stesso pilota tedesco ha ammesso che, vedendo suo padre su una monoposto quando era piccolo, ha cercato di emularlo e ci è riuscito, arrivando a conquistare il titolo mondiale nella scorsa stagione. Altre volte invece, nonostante ci sia un esempio forte in precedenza, i figli scelgono strade diverse.

Questo è il caso di Jack Doohan, figlio di Mick, indimenticabile leggenda  delle due ruote che ha animato il motomondiale negli anni novanta. Jack ha scelto un percorso diverso da quello paterno, preferendo le quattro ruote alle moto, decisione che sembra quasi un affronto data l'importanza nel mondo delle due ruote di suo padre. Jack è stato intervistato dalla Gazzetta Dello Sport in edicola quest'oggi , e sulla sua scelta precisa subito che "niente moto, io voglio provarci con le auto". Tuttavia c'è un motivo molto più significativo che il giovane pilota, che gareggia nel campionato di kart Wsk Super Master Series, adduce come giustificazione per la scelta delle quattro ruote: "mi piacciono le auto, e ho fatto questa scelta anche per evitare tutte le pressioni che avrei avuto nelle moto. Se andrò avanti, nessuno potrà dire che ci sarò riuscito solo grazie a mio padre o fare paragoni fra me e lui".

La decisione di Doohan Jr solleva i dubbi di tutti circa come il padre Mick abbia reagito quando suo figlio gli ha rivelato la volontà di intraprendere una carriera diversa nell'ambito motoristico. Anche su questo Jack toglie ogni dubbio, rivelando che "quando ho detto a papà
che non avrei corso in moto, mi ha solo risposto: “Fai quel che vuoi e divertiti” ;
insomma, si può dire che l'ha presa bene. Una cosa che il giovane tiene a sottolineare è la maggiore sicurezza del kart rispetto ad una moto: "ogni volta che fai un errore su una moto, finisci con il sedere per terra, mentre il kart a confronto è relativamente sicuro", dice l'australiano.

Infine si parla dei suoi obiettivi da raggiungere: dice che "le prime gare internazionali stanno andando bene. L’obiettivo è migliorare. Per me, come per tutti i ragazzi che si avvicinano a questo sport, il sogno è raggiungere un giorno la F.1". Un traguardo che non è impossibile da tagliare se dimostrerà di avere talento, in quanto Red Bull lo ha già messo sotto contratto per diversi anni.