Si conclude anche la terza giornata di test in quel di Barcellona e, dopo la parentesi rossa di ieri, in cima alla lista dei tempi ritroviamo una Freccia d'Argento. E' stato infatti Valtteri Bottas durante la mattina a far segnare il giro veloce di giornata alla guida della sua Mercedes in 1.19.705 su gomma ultrasoft, tempo da urlo per la facilità con cui vetture che appena da tre giorni hanno saggiato l'asfalto riescono a fare senza spingere ancora al massimo.
In seconda posizione a fine giornata troviamo la Ferrari in marcatura stretta sulla rivale tedesca. Sebastian Vettel è 2° con un crono pari a 1.19.952 su gomma soft, cosa che accresce l'importanza del tempo fatto registrare in quanto il tedesco l'ha messo a segno con due mescole di svantaggio rispetto a Bottas. Tuttavia i tempi contano relativamente poco in questi primi test, e ciò che invece è una conferma sono i 139 giri percorsi dal tedesco, sinonimo di un'affidabilità che invece era mancato lo scorso anno, ma sul finire della sessione c'è stato un giallo. Mentre si accingeva a iniziare il 139° giro, Vettel è rimasto fermo sul rettilineo del Montmelò con il motore spento: sembrerebbero essere escluse noie meccaniche alla power unit italiana, mentre è più che sia stata una prova di pescaggio del carburante dal serbatoio, che richiede lo spingere la macchina fino a che la quantità contenuta nel serbatoio si azzeri. Tuttavia conferme ufficiali non se ne hanno, e ogni valutazione deve essere presa con le pinze.
Terzo è Daniel Ricciardo con un tempo decisamente superiore ai primi due, pari a 1.21.153. Al di là della prestazione pura, ciò che preoccupa in casa Red Bull è l'affidabilità della power unit Renault, che ha già dato segni di debolezza in questi giorni; i giri completati dalla vettura del team austriaco sono stati oggi solo 70, decisamente inferiori a quelli effettuati della concorrenza. Dal box dei bibitari hanno fatto sapere che è stato un problema al condotto di scarico ad averli rallentati oggi, ma il dubbio circa l'affidabilità della power unit francese è abbastanza grande tra gli addetti ai lavori.
Renault condivide gli stessi problemi della Red Bull, anche se all'esposizione della bandiera a scacchi poco dopo le 18 fa registrare complessivamente 93 giri completati, che non sono pochi ma nemmeno molti. I suoi piloti Jolyon Palmer e Nico Hulkenberg sono 4° e 5° nella classifica dei tempi, con un ritardo dalla vetta rispettivamente di 1.691 e 2.086 secondi. Poco più lento del tedesco è stato Marcus Ericsson, pilota della Sauber, che ha girato in 21.824.
A questo punto troviamo l'altro pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, solo 7° a fine giornata, non avendo tentato alcun tipo di attacco al tempo, mentre ha preferito concentrarsi sulla costanza con alcuni long run. Passo indietro della Haas sia come prestazione che come costanza nel girare: la scuderia americana, rappresentata in pista nella giornata odierna da Romain Grosjean, ha messo insieme solo 56 giri.
Capitolo Williams: il giovane Lance Stroll ha oggi portato a termine 98 giri prima di incappare in un brutto incidente che ha distrutto l'anteriore della sua FW40, facendo terminare anzitempo la giornata di lavoro del team inglese, mentre aveva fatto registrare un giro veloce in 1.22.351, che gli è valso la 9° posizione. Non si sorride in casa McLaren, dove fortunatamente quest'oggi non ci sono stati problemi tecnici ma si è comunque indietro, con Alonso 10° a quasi 2.9 secondi dalla vetta.
Domani sarà l'ultima giornata di test di questa prima tranche sul circuito del Montmelò e la pista sarà bagnata artificialmente per testare i pneumatici Pirelli da bagnato, motivo per cui i riferimenti cronometrici che si avranno saranno totalmente inutili per fare un'analisi. Sarà invece ben più interessante vedere come queste nuove monoposto si comporteranno in condizioni di bagnato: avendo un'aerodinamica più sviluppata dovrebbero avere una tenuta migliore, ma per permettere ciò anche i pneumatici dovranno essere all'altezza.