Non bastano difficoltà altimetriche e planimetriche in questa Dakar 2017, a complicare la situazione ci si mette anche il pazzo clima sudamericano. Dopo i temporali del Day4, le piogge torrenziali tipiche della zona costringono i direttori di gara a mutilare la tappa 5, fermando tutta la carovana, dopo il 4° Waypoint.

fonte: Dakar official page
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AUTO- A spuntarla tra le auto è Sebastien Loeb. L’ex campione del Mondo Rally trova la seconda vittoria in questa edizione, riaprendo il discorso vittoria, dopo l’opaca prova di ieri. Il fenomeno alsaziano è bravo nelle prime battute di gara, dove rifila distacchi impressionanti ai rivali, tutti oltre i 2’ di distanza. Peccato che nel finale di prova, dopo il WP4, il francese perda terreno, a causa di un errore di navigazione.

Alle sue spalle, in forte rimonta nel finale, giunge Nani Roma, che si ferma a 44” da Loeb. Per lo spagnolo, primi segni di vita, dopo un inizio non proprio degno della sua caratura. Dietro allo spagnolo, unico Toyota in gradi di fronteggiare le più prestanti Peugeot 3008 DKR, troviamo Stephane Peterhansel, bravo a non commettere errori e a portare a casa la terza posizione, a 1’31” da Loeb. Il suo piazzamento, unito alla debacle di Cyril Depres, gli permette di salire al comando della corsa. Infatti, il connazionale, vincitore di 5 edizioni con le due ruote, è in difficoltà con la navigazione nelle prime fasi della speciale, e va a perdere quasi 13′ che gli costano la testa della corsa. Impressiona alle sue spalle Romain Dumas che, a bordo di una vecchia 2008 DKR, chiude 5° a poco più di un minuto dal crono di Despres e a 11’55” da Loeb, stupendo non poco anche i più esperti.

Il forte maltempo che investe la corsa gioca un ruolo importante, sia nella classifica di tappa, sia nella generale. In Top10, alle spalle di Dumas, troviamo Rautenbach su Toyota e Berard, che agguanta la 7° posizione a bordo di uno dei Buggy in gara. Alle sue spalle si piazza la prima MINI al traguardo, quella di Orlando Terranova, che fa segnare un tempo di 21’ superiore a quello di Loeb. A chiudere la Top Ten di tappa, ci sono poi l’altra MINI di Przygonski (+28’59”) e l’altra Toyota di De Villiers (+29’51”):

Giornataccia, invece, per Mikko Hirvonen. L’ex pilota WRC rimane clamorosamente attardato a causa di problemi di navigazione tra il WayPoint 3 ed il WayPoint 4, accumulando addirittura 45′ di svantaggio rispetto alla vetta della classifica odierna e chiudendo 15°.

Ora la classifica vede balzare al comando Stephane Peterhansel, che si mette alle spalle le due 3008 DKR superstiti di Loeb, distante ora 1’09” e Despres, che, dopo aver conquistato la leadership ieri, scivola a 4’54”. Recupera una posizione Nani Roma, a discapito di Mikko Hirvonen, che scivola lontanissimo dal podio. Roma rimane l'unico avversario che, conti alla mano, può dar fastidio ai tre francesi. 6° posto per Przygonski, costante nell’arco di queste prime prove, che precede Terranova, primo driver a più di un’ora di distacco. Rimane nella Top Ten De Villiers, che si piazza all’8° posto, con 1h08’11” di distacco, seguito da Garafulic a 1h57’40” e da Romain Dumas, che approda per la prima volta in Top 10, a 2h22’17”.

Buone notizie anche per l'equipaggio italiano formato da Gianluca Tassi Massimiliano Catarsi, a bordo della Ford, giunto al traguardo. Prosegue l'avventura di Verzelletti e Cabini a bordo della PanDAKAR. 

Fonte: Dakar.com
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MOTO- Tra le due ruote trionfa, domina, Sam Sunderland. Il pilota KTM, libero dalla pressione dei rider Honda, penalizzati dopo ieri, vola e copre i 219 km della prova in 2h21’51”. Tra errori e piccole sbavature, al 2° posto si issa Paulo Gonclaves, giunto con  7’07” di ritardo da Sunderland. 

Sale sul podio, con una bella e convincente prova Adrien Van Beveren, 3° al traguardo con un distacco di 7’29”  dal crono del britannico. Bene Joan Pedrero, vincitore della prima prova, che in sella alla Sherco si piazza al 4° posto con 9’40” di distacco dalla vetta. 

5° è il rookie Caimi che, su Honda, precede Farres Guell e, l'ormai ex-leader,  Pablo Quintanilla, che con la sua Husqvarna perde tempo nelle fasi iniziali della speciale, sbagliando strada e chiudendo con un passivo di 18’12” dalla testa.  A chiudere la Top Ten di giornata ci sono poi Espana, Salvatierra ed  Oliveras. 

Giornata terribile, invece, per il vincitore della 4a prova Matthias Walkner, così come per De Soultrait, Svitko e Barreda Bort. 

Proprio il pilota Honda parte bene ma commette poi un errore di navigazione, portando fuori strada molti rivali. Walkner ad esempio, chiude 20° a 33’06” da Sunderland. Abile nella prima parte di prova, candidato principale alla vittoria odierna, misteriosamente inverte la rotta. Non va meglio a Xavier De Soultrait, che termina 16° a 29’40”. 

Crisi nera per Barreda Bort. Forse distratto a causa della penalità di 1h, l'alfiere Honda commette vari errori e alla fine giunge solo 22° a 37’10” dal tempo dell’alfiere della KTM. Mentre Svitko è il pilota a pagare le maggiori conseguenze dell’errore iniziale concludendo addirittura 39° a 49’03”. 

In testa ora va Sunderland, che comanda con 12' su Quintanilla. 3° sale Adrian Van Beveren, bravissimo oggi lungo i 219 km di prova, che gli permettono di compiere un bel balzo in avanti. Scivola 5° Walkner, preceduto anche da Farres Guell. Continua a deludere Svitko che è 6° davanti a Goncalves, Barreda scivola a 1h12'. Chiudono la Top10 Rodrigues e Metge

Fonte: dakar.com
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