Dopo la conferma del Canada, che aveva allietato i tifosi amanti dei circuiti old-style, arriva un fulmine a ciel sereno a cambiare tutte le carte in tavola. Georg Seiler, direttore esecutivo della società che gestisce il circuito, ha annunciato in mattinata di non aver raggiunto alcun accordo con la FOM, poiché nessuna delle proposte soddisfa le condizioni delle due parti.
L'allarme lo aveva lanciato il grande direttore del circus, Bernie Ecclestone, che in Brasile aveva svelato le difficoltà: “Non so come potremmo salvare la corsa. È un problema commerciale ed è incredibile visto che avremo solo campioni tedeschi: la Mercedes ha vinto il Costruttori e quasi certamente il Mondiale Piloti andrà ad un tedesco, ma in Germania non c'è interesse".
Ed ecco che è arrivata anche la conferma da parte di Steiler: “Non c'era un'offerta che avrebbe escluso tutti i rischi economici" ha detto Seiler, direttore esecutivo di Hockenheim, alla AutoBild. "Quello è sempre stato il nostro presupposto. E' un peccato, ma non è una sorpresa considerando che la data è stata soggetta a conferma e che non c'era un accordo tra noi e la Formula 1".
Dunque, la Formula 1 perde un altro pezzo di storia, con l’uscita di scena, che sembra definitiva, del Gp di Germania dal calendario. La speranza resta sempre quella di un accordo in extremis, così da garantire lo spettacolo che tutti i tifosi vorrebbero, su un circuito già privato della sua essenza nel 2003, quando fu eliminata tutta la parte ad alta velocità nel bosco. Con questa situazione il calendario 2017 parla chiaro, le gare diminuiranno, da 21 a 20, con l’Ungheria che dovrebbe slittare all’ultimo week-end di luglio, prima della pausa estiva.