Manca solo una gara, 55 giri alla fine del mondiale 2016, e la Formula 1 non ha ancora un vincitore. Stagione dominata dal duo Mercedes Rosberg-Hamilton, la casa di Stoccarda ha in cassaforte il titolo, ma resta da sciogliere la concorrenza interna.
Anche in Brasile, così come nelle precedenti gare in Messico e ad Austin, Lewis Hamilton ha dato vita a uno splendido show, dando tutto in pista e cercando di mettere in difficoltà il rivale Rosberg, che però ha saputo rispondere ai colpi, difendendosi egregiamente, anche grazie ad errori altrui (di Verstappen e della Red Bull in particolare).
Ora ad Abu Dhabi, mentre Rosberg potrà giocare con aritmetica e calcoli, Hamilton dovrà soltanto spingere, sperando in una giornata storta del rivale. L'inglese, per la quarta volta in carriera, si troverà a lottare all'ultima gara per il mondiale, anche se per la prima volta in svantaggio. Nelle altre tre occasioni aveva raggiunto l'epilogo da una posizione di forza.
Nico Rosberg potrà permettersi anche una gara senza podio, pure in caso di vittoria di Hamilton. Con il 4° posto sarebbe campione. Lewis Hamilton, di contro, non potrà permettersi passaggi a vuoto. Chiudendo ai piedi del podio, dovrebbe sperare in una caduta oltre la zona punti del rivale.
Abu Dhabi però non ammette incertezze, ne è testimone Fernando Alonso, che a causa di un errore del muretto, nel 2010, perse un mondiale in pratica già vinto. L'accoppiata italo-spagnola, in quell'occasione, gettò alle ortiche ben 15 punti di vantaggio, favorendo Sebastian Vettel, che era addirittura terzo, dietro a Mark Webber, nella generale.
Le combinazioni