La notizia è di quelle che suscitano clamore nel Circus della Formula 1, sia tra gli addetti ai lavori che tra gli appassionati: Ron Dennis lascia la McLaren dopo 35 anni, team di cui è stato prima presidente e poi amministratore delegato. Se ne va così una figura che ha contributo a scrivere la storia sia del team Mclaren, sia della F1 in generale, poichè sotto la sua guida il team inglese ha ottenuto in totale 17 titoli, 10 nel mondiale piloti e 7 in quello costruttori. L'importanza del manager inglese è evidente se si considerano i piloti che si sono succeduti nel team di Woking, come Senna, Prost e Hakkinen, che hanno scritto pagine notevoli della storia di questo sport.
DIMISSIONI "FORZATE" La sua dipartita dalla McLaren è stata “forzata”, nel senso che Mumtalakat, fondo del Bahrain proprietario del 50% delle azioni del gruppo, lo ha allontanato dal ruolo di amministratore delegato imputandogli la responsabilità degli scarsi risultati ottenuti in pista; Dennis resterà invece come azionista, mantenendo il 25% che detiene attualmente. Si era aperta una causa negli ultimi tempi tra le parti, che ha dato ragione alla proprietà, e Ron Dennis non ha potuto far altro che entrare nel classico periodo di gardening.
Se è vero che i risultati alla fine sono l’unica cosa che conta, è vero anche che i progressi rispetto al 2015 compiuti dalla McLaren sono evidenti, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità della power unit, mentre c’è da lavorare ancora sulla potenza erogata e sull’aerodinamica per poter arrivare in alto, ma comunque pensare a motivi tali da giustificare un licenziamento (o dimissioni forzate) è dura, alla luce anche dei miglioramenti sopracitati.
ED ORA? Privarsi di un profondo conoscitore del Circus come Ron Dennis è una mossa che pare azzardata, a meno che dietro non ci sia un progetto di rinnovamento totale che porti nuove facce nel team inglese: indiscrezioni parlano di Zak Brown come possibile sostituto, che attualmente svolge ruoli attinenti all’area commerciale della F1. Nel frattempo il lavoro ingegneristico del team McLaren continua senza sosta e si è già proiettati verso il 2017, anno in cui sarà possibile forse togliersi qualche soddisfazione in più di quelle che le precedenti stagioni hanno riservato.