Johnny Herbert usa bastone e carota nei confronti di Sebastian Vettel. È ancora freschissimo il ricordo del rovente finale del Gran Premio del Messico, in cui il ferrarista si è visto prima chiudere la porta in faccia - in maniera palesemente irregolare - da Max Verstappen, per poi subire un attacco molto violento (forse troppo) da Daniel Ricciardo. L'ex pilota britannico, attuale commentatore per Sky Sport UK e autore di un libro presentato oggi a Londra, ha fatto capire di non aver gradito i team radio in cui Vettel insultava apertamente il direttore di gara Charlie Whiting: "La cosa peggiore è stato l'attacco diretto - ha dichiarato Herbert - , si è andati troppo oltre, un provvedimento disciplinare doveva essere preso. Il tono ruvido con cui Sebastian ha offeso è totalmente inaccettabile. Tutti vogliamo sentire le conversazioni radio dei piloti, ma un pilota deve sapere controllare quello che dice".
Al tempo stesso, però, Herbert ammette di aver accolto con sorpresa la notizia della penalità nei confronti di Vettel dopo il corpo a corpo con Ricciardo. In chiusura, l'ex pilota - tra le altre - di Benetton, Stewart e Jaguar invita la direzione gara a consentire ai piloti di andare al duello, senza però sforare troppo con il regolamento: "La decisione nei confronti di Vettel mi ha sorpreso, quello tra Seb e Ricciardo era uno di quei duelli che volevamo vedere, cosa c'era di scorretto? È stato un corpo a corpo, lasciamoli gareggiare. Ricordo che quando correvo tante volte mi è capitato di pensare che sfruttando un fuoripista avrei potuto ottenere un vantaggio, e ci avrei provato se avessi avuto la certezza di farla franca. Penso che la pista abbia un confine e quei confini vadano rispettati, punto e stop. Chiunque sostenga altre tesi, è perché uscendo di pista ha qualcosa da guadagnarci".