Ora che il mondiale ha preso definitivamente la via di Cervera e del suo più illustre simbolo, Marc Marquez può mollare le redini. Missione: tre gare - Australia, Malesia, Valencia - da vivere a cuor leggero e "polso" aperto, senza più vincoli di classifica.
"Sto benissimo - ha dichiarato Marc -, sono più rilassato voglio godermi le ultime gare: ora ci divertiremo. Sono pronto a ripetere la corsa di Motegi, e magari anche il risultato, ma ho molta meno pressione".
Il "Marcziano" ha blindato il mondiale con 4 gare di anticipo, impresa ancor più ragguardevole, e inattesa, viste le premesse di inizio stagione. "Non mi aspettavo il titolo così presto, devo ringraziare la squadra che se lo è meritato: è stato quello che ho voluto di più dopo tutti gli errori dell'anno scorso. Dopo il successo ho festeggiato, poi dormito, giocato a cricket e stato al casinò. E poi sono arrivato qui: nulla di speciale...".
LORENZO - Da Phillip Island in poi i riflettori si punteranno dunque sulla coppia Yamaha, in lotta per la seconda piazza iridata. Il maiorchino, in ritardo di 14 punti rispetto a Vale, maledice la scivolata del Twin Ring: "La caduta di Motegi è stata un peccato - le parole di Jorge -, un podio mi avrebbe fatto diventare secondo nel mondiale, ma ho spinto troppo in quella curva e sono caduto".
Anche il tracciato australiano promette selezione, complici previsioni meteo non proprio ottimali: "Ora sarà difficile recuperare - ha proseguito -, vedremo come andremo qui: Phillip Island in condizioni perfette è strepitosa, però con freddo e vento è molto difficile e insidiosa, con tanti punti pericolosi. Marc è stato il più veloce e continuo della stagione, ha meritato e a lui vanno i nostri applausi".