L'azione entra nel vivo a Motegi. Jorge Lorenzo piazza l'acuto finale in 1'45"151 e porta a casa le seconde libere del GP del Giappone dopo essere rimasto nell'ombra per gran parte della sessione. Ma i distacchi, ridottissimi tra il primo e il settimo, promettono un weekend serrato fino alla bandiera a scacchi di domenica pomeriggio (ora nipponica, s'intende).
Bene Dovizioso, che si conferma al vertice dopo l'exploit dell'avvio. Il forlivese porta la Ducati ufficiale in seconda piazza, a soli 0.053ms dal leader di giornata e appena davanti a Vinales, terzo a +0.097. A seguire Marquez, qui al primo "match ball" iridato e protagonista, al solito, di un turno piuttosto movimentato: pericolosamente vicino all'high-side alla curva 1, in terra alla 10 dopo un'innocua scivolata, infine quarto staccato di 0.152ms.
Decisamente più "piatta" la sessione di Rossi, solo settimo dietro a Crutchlow ed Aleix Espargaro ma distante dalla vetta 3 decimi appena, a riprova del grande equilibrio visto oggi in pista. Un gap rimediabile dal Dottore, che mira a candidarsi al podio e tenere comunque accesa la fiammella del Mondiale saldamente nelle mani di Marquez.
Chiudono la top ten Petrucci, Pedrosa e Pol Espargaro, incappato quest'ultimo in una caduta senza conseguenze. Peggio, invece, è andata a Pedrosa e Laverty, autori di rovinosi high side e trasportati al centro medico per accertamenti. Davvero sfortunato Dani ("maestro" di Motegi dall'alto dei suoi 4 successi, 3 dei quali in classe regina): per lui ancora una volta frattura della clavicola destra, già operata nel 2013.