Non è finito alla bandiera a scacchi il Gran Premio della Malesia: i commissari, riunitisi a fine gara, hanno deciso di usare il pugno duro nei confronti di Sebastian Vettel. Il tedesco, è stato ritenuto colpevole per l'incidente alla partenza con Verstappen e Rosberg che lo ha costretto al ritiro. 

A SUZUKA 3 POSIZIONI DI PENALITA' IN GRIGLIA - I commissari non sono stati teneri con il tedesco e hanno deciso che a Suzuka il 4 volte campione del Mondo dovrà partire 3 posizioni indietro rispetto al suo risulato in qualifica. Una decisione severa, ma che alla fine, se si prende il caso isolato, sembra anche giusta. L'errore c'è, come ammesso dallo stesso pilota, ma è stato causato dalla chiusura di Verstappen all'esterno, che tentava di difendersi. Vettel, giunto davanti ai commissari ha dichiarato: "Ero partito bene e ho cercato il sorpasso su Verstappen in frenata, la Mercedes davanti a me stava chiudendo l'interno e non sono riuscito a rallentare. Impatto inevitabile, un peccato per me e per Nico, è stata una reazione a catena. Non potevo fare molto, ero fianco a fianco con Max che mi portava verso destra, ho fatto del mio meglio in frenata ma sono scivolato troppo lungo"

VERSTAPPEN - Ciò che crea malumori però, è il diverso trattamento che i commissari riservano ai piloti. Il caso più evidente è proprio quello che riguarda il giovane pilota olandese, più volte coinvolto in incidenti e collisioni che hanno rovinato la gara dei suoi rivali. L'esempio più evidente è quello di Spa-Francorchamps, dove l'olandese si buttò a kamikaze in curva 1, finendo addosso a Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, rovinando così la gara dei due ferraristi. Il pilota della Red Bull, poi, si rese protagonista anche di un duello acceso con Raikkonen, in cui ostacolò volontariamente il finnico, ma anche in quel caso i commissari lasciarono correre. Se si valutano questi casi, le proteste sono più che giuste.

Si complica già prima di inizare il Gran Premio del Giappone per il tedesco, che a meno di miracoli in qualifica, dovrà partire nel traffico.