Temperature più alte e condizioni della pista migliori per una seconda sessione di prove libere che ancora una volta ha visto protagonista la Virtual Safety Car. Ma a rubare la scena alle due Mercedes in questo pomeriggio monegasco è stato Daniel Ricciardo. La nuova power unit sembra già portare risultati e l’australiano della Red Bull ha fatto stampare il tempo di 1:14.607 con la gomma Ultrasoft, portandosi davanti a tutti a metà sessione e non abbandonando la testa fino alla bandiera a scacchi.
A Monaco restano così più attardate le due Frecce d’Argento, con Lewis Hamilton secondo a sei decimi dalla vetta e Nico Rosberg terzo a ben nove decimi. Ricciardo è riuscito anche a mettersi dietro il proprio compagno di squadra, apparso scomodo già al suo approdo in Red Bull: Max Verstappen, vincitore dello scorso gran premio a Barcellona, in questo pomeriggio non è andato oltre il quarto tempo, accusando ben 1.2 secondi dal pilota di Perth.
Se la Red Bull ha volato in questo turno, lo stesso non si può dire per la Ferrari, che è rimasta invece più attardata. Kimi Raikkonen ha chiuso la sessione con il settimo tempo, accusando quasi un secondo e mezzo da Ricciardo, mentre Sebastian Vettel non è andato oltre il nono tempo, a 1.6 secondi. Il tedesco è stato anche protagonista di un impatto contro il muro al Mirabeau, rompendo l’ala anteriore e rientrando ai box. Non è andata meglio a Romain Grosjean, che all’uscita del tunnel è andato contro le barriere ed ha costretto la Virtual Safety Car ad entrare in pista. Secondo ingresso a trenta minuti dal termine per Magnussen, anche lui contro le barriere con la sua Renault.
Risalgono la china le due Toro Rosso: Daniil Kvyat ha chiuso la seconda sessione con il quinto tempo e precede il compagno di squadra Carlos Sainz, sesto. Chiude la top ten Jenson Button, mentre Fernando Alonso è dodicesimo.