"La Ferrari è stata sinora sfortunata. Mi aspetto due vittorie a breve, a cominciare dalla Spagna", così disse Marchionne pochi giorni fa. E la Rossa sembra voler assecondare il volere del suo Presidente, inaugurando il weekend di Barcellona con entrambe la macchine in cima alla classifica: Vettel primo in 1'23"951 su gomme soft, Raikkonen alle sue spalle staccato di 0.138". Il tedesco, però, è rimasto bloccato all'uscita della pit lane proprio sul finire delle prove, costringendo i meccanici a recuperarlo "manualmente".
Non illuda l'ouverture del Cavallino: l'asfalto presenta ampi margini di miglioramento e la Mercedes, terza e quarta con Rosberg ancora davanti a Hamilton, non ha guardato al cronometro, girando solo su mescola media. Adottando finora il medesimo approccio dei test invernali, svolti sempre al Catalunya, quando l'inglese fu capace di scendere fino a 1'24"133 con le Pirelli a banda bianca...
Sull'auto del campione del mondo debuttava anche un MGU-H (il sistema di recupero di energia dal turbo) modificato ad hoc per ridurre le temperature d’esercizio ed ovviare così ai malfunzionamenti accusati nelle qualifiche di Cina e Russia; già il quarto da inizio anno, sul totale di 5 concessi da regolamento: un'incognita in più sul mondiale di Hamilton.
Alle loro spalle le due Red Bull di Ricciardo e Verstappen, alle prime schermaglie da team mates dopo la promozione dell'olandese nel box di Milton Keynes. Tra i due corrono solo due decimi, malgrado l'esperienza appena abbozzata di Max a bordo della RB12. Il team anglo-austriaco prosegue ad ogni modo nel proprio trend di crescita, confermando sempre più il ruolo di terza forza sullo schieramento.
Chiudono la top ten le Williams di Bottas e Massa, 7° e 9°, divisi dalla Toro Rosso di Sainz all'ottavo posto, e Fernando Alonso.
Appuntamento alle ore 14 con la seconda sessione di prove libere.